Riparte la stagione d'arte nella cittadina termale, primo appuntamento con le opere impressioniste della pittirice isolana Stampa
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CasamicciolaNews - Arte
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 16 Giugno 2006 15:59

Riparte la stagione d'arte nella cittadina termale, primo appuntamento con le opere impressioniste della pittirice isolana

Pretesto la riapertura al pubblico del patrimonio locale. Unico filo conduttore la storia, punto d’incontro la terra, le radici, la memoria…fa da sfondo la cultura. È subito grande successo per la prima evento del Musei civico cittadino che per la prossima stagione promette scintille e meeting d’impatto. Per estimatori.

Prima edizione della mostra di dipinti ed opere d’arte nelle sale dell’osservatorio Geofisico di Casamicciola Terme che per l’occasione riapre i battenti e da libero accesso al pubblico. Tocca all’indigena naturalizzata in terra elvetica,Rosa Monti, aprire la staffetta di eventi ed incontri d’arte nell’arte che s’intrecciano con la storia, la storia di un paese, il suo passato, il suo futuro… la memoria. Dipinti che potremmo sintetizzare intendendoli come la naturale e personale rappresentazione di un mondo, delle sue epoche rivisitate attraverso le percezioni di un’artista che ha viaggiato tra due universi territoriali e percettivi: Italia - Svizzera con uno sguardo di spalle all’isola d’Ischia, quale principale e fondamentale punto di riferimento. La presentazione lo scorso giovedì 15 giugno in una serata d’incanto, tra estimatori, amanti e patrocinati, insieme ad apprezzare e leggere sulla note di una musica afona fatta di parole e critica sapiente diretta dal prof. Francesco Pizzi,la produzione semplice ed insieme ricercata di Rosa Monti. Una mostra che riporta per la gioia degli intenditori e non le raffigurazioni di una serie di paesaggi di collina, di piazzette illuminate, spazi rustici, scorci di isole e di marine, composizioni floreali, umili oggetti del vivere quotidiano. Venticinque i personali esposti in occasione della festa d’riavvio attività per il Museo civico di Casamicciola Terme, le iniziative della Pro Casamicciola ed il recupero della importantissimo complesso dell’osservatorio in quel della sentinella
"La quadreria in mostra", la produzione di un’artista navigata eppur in continua evoluzione che ha intrapreso il suo cammino nel lontano 1963 arricchendolo via via con l’introduzione di nuove sfumature fatte di elementi e particolari sempre nuovi ed inediti. In occasione del 75° compleanno di questa figlia della cittadina termale, insignita di numerosi riconoscimenti e premi, le stanze del centro studi edificato nel 1885 saranno dunque aperti al pubblico per l’esposizione che sarà visitabile fino al prossimo 28 giugno. La rassegna, aperta dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22, tutti i giorni tranne il lunedì, sarà l’occasione per far conoscere il patrimonio storico-pittorico che a buon diritto può dirsi dell’intera comunità e ripercorrere idealmente anche una parte della sua storia. Storia che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo anche conoscitivo del paese e che, allo stesso tempo, è stata protagonisti della sua stessa crescita sociale, economica e culturale. L’itinerario espositivo e la biografia dell’autore sono stati curati, come dicevamo, dal professor Pizzi e dal direttore Andrea Di Massa, con la preziosa collaborazione del settore economico e di noti imprenditori locali che hanno fornito il personale ed impagabile contributo al perfetto esito dell’iniziativa. La mostra, che vanta il patrocinio del Comune, si snoderà lungo un percorso che vede raggruppati i dipinti secondo il criterio del soggetto e della radice di appartenenza, insomma la matrice dal quale avuto origine lo spunto creativo: le nature morte, Ischia e la sua evoluzione, Lugano, La svizzera, il mare e l’idea raffigurativa dell’opera poi prodotta. Ideale prosecuzione de "Il Filo della Memoria", e delle diverse tappe della vita dell’autore. Eccellente prologo delle future e successive esposizioni che si susseguiranno nell’impareggiabile sfondo de la Sentinella e soprattutto dell’Osservatorio che dall’alto tutto domina e tutto può avendo ai suoi piedi lo sfondo di una cittadina che si distende e ammalia li visitatore che in questo trova le suggestioni adatte ad un percorso culturale di tal tipo. L’esposizione della Quadreria, dunque, sottolinea come la storia dell’Autore intrecci con quella della Città, evidenziando lo spiccato senso di solidarietà e la generosità reciproca intesa nell’accezione più prolifica e produttiva del termine: l’opera d’arte. L’apertura della Mostra, valorizzata ulteriormente dal recente studio per il recupero del passato, diventa un’occasione per un tuffo nella storia. Tra i quadri spiccano “Castello Aragonese” del 1963 con i suoi fondi scuri e tratti della mano ancora incerti e dai quali pur traspare tutto il valore e la valenza di chi li ha partoriti, un immagine che impressiona con la sua oscurità gli elementi appena percepiti allorquando s’illuminano al debole riflesso di sparute e graffianti macchie di colore. Ancora ammalia con il suo bagliore di colori “Barche sul Lago di Thum” nel quale la ricercatezza dei particolari e l’effetto impressionista traspare nel sapiente accostamento degli elementi e della loro reale collocazione. "L’intento che sta alla base di questa iniziativa sembra essere quello di conservare e valorizzare le proprie radici, condividendole con l’esterno e la comunità, di cui l’Osservatorio è parte integrante. Quello con la Quadreria è un appuntamento che sembra poter diventare una tradizione per rendere sempre più saldo il legame tra il patrimonio locale presi, le istituzioni del territorio e i cittadini". Un insieme, un evento da non perdere! L’ingresso è libero.
Ultimo aggiornamento Domenica 05 Aprile 2009 17:36