A Casamicciola una sola certezza: nessuna certezza ! Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 02 Aprile 2007 18:58

A Casamicciola una sola certezza: nessuna certezza !

Resta la nomina candidato per la maggioranza di D’Ambrosio per il resto si corre a  tentoni in un cielo cupo e nebuloso per il panorama politico locale. Nessuna alternativa ad un gruppo di governo in fase di riorganizzazione e nuovi reclutamenti. Un solo punto fermo resta: “il futuro dopo Giosy Ferrandino ”.

In matematica l’algebra è differente dall’aritmetica perché tiene conto del segno, per questo le sue formule vengono espresso con lettere dell’alfabetico, alcune di dette operazioni hanno la facoltà di tornare al punto di partenza e vengono denominate con la sigla C.V.D. ovvero “Come Volevasi Dimostrare”.
Quando all’inizio dell’anno in corso, in epoca non sospetta, scrivemmo sulla questione dei raduni del gruppo consiliare di opposizione, i quali unitamente ad altrettanti autorevoli grandi elettori quali il Dott.Abramo De Siano, l’Architetto Mennella, Arnaldo Ferrandino, avrebbero inteso adottare tramite i loro incontri, una o più strategie per tentare di arginare il Dilagante consenso della Coalizione giosiana. Nelle varie sedute dove tutti avrebbero dovuto praticare la strada dei miti consigli, la tattica più abusata è stata quella del “Surclass” ,che qualcuno volgarmente direbbe una trovata reciproca tra i maggiori aspiranti al titolo di candidato a sindaco ma che nelle corse ciclistiche su pista consiste, come già più volte sottolineato, nell’aspettare immobili sulla propria sella la partenza dell’avversario per poi bruciarlo sulla dirittura del traguardo.
Oggi a distanza di mesi da quelle trattative politiche che all’inizio, partirono con sotto il presupposto ammantato dalle convergenze a largo raggio tra più esponenti del mondo politico e sociale e sfociarono poi nel mandato esplorativo all’Ing. Giuseppe Conte che cambia rotta e più che allargare cerca di creare un gruppo compatto e ristretto di fedelissimi. Si tratta di una sorta di società segreta dove a parte i grandi nomi del passato e presente defilato dell’arte del possibile furono tenute fuori tutte le parti che con il loro contributo riuscirono, mettendoci la faccia, a garantire il posto di consiglieri di minoranza e oppositori a coloro i quali oggi per questo si possono permettere il lusso di dirsi esponenti del civico consesso e per faccia e posizione dei prestanome e portatori d’acqua parte in gioco nel futuro delle prossime elezioni. Tanta gente che ora non ci sta a fare da rimpiazzo a chi nel delirio della corazzata invincibile li ha trattai come ripiego ed inutili riempitivi!
Visti i presupposti a due ruote sembra d’obbligo ricordare la celeberrima esclamazione del cronista sportivo Claudio Ferretti, che nelle nebbie del giro, quando tutti pedalavano e correvano a tentoni, ebbe trionfale a commentare: « Un solo uomo è al comando, la sua maglia è bianco celeste, il suo nome è Fausto Coppi ». Così che da Casamicciola nella nebbia dell’attuale fase “partitica” una sola maglia emerge è quella delle margherite che con la figura di Giosy emigrante nella natia patria vede il profilarsi di una sola certezza la formazione di una coalizione dell’attuale maggioranza riorganizzata attorno al vicesindaco uscente D’Ambrosio sostenuto da una vera colazione allargata.
Purtroppo è per questo che, quella del corridore solitario, è una  definizione che ora come ora non si addice al Conte già Sindaco della cittadina termale, e aspirante coagulante di una forza anti governament che lo riporti alla poltrona. Anzi, quando la cacciata dello straniero per scelte autonome dello straniero stesso, sembra più che mai un anacronismo, il capo dei “nazionalisti” appare oramai un uomo solo, e nemmeno al comando, proprio perché abbandonato dall’originario gruppo fondamento e fulcro della sua corsa seppur esplorativa. Allora spazio ai rimpianti e ai reciproci scambi d’affetto per il tanto ammirato e decantato condottiero Ferrandino che inseguendo i sogni di un sempre crescente futuro nel panorama politico d’oltre mare, come Alessandro Magno, saluta i suoi concittadini ai quali assicura che rimarrà sempre vicino con “ il cuore”, pur proseguendo il suo vittorioso cammino. Tanto che il dubbio sulla reale difficoltà di un paese che non riesce a creare alternative politiche e partitiche si fa certezza, ovvero il problema non sta nella compagine al potere… ma dall’altra parte! Una parte che in cinque anni non ha saputo riorganizzarsi al contrario di una compagine che in poche ore ha saputo stravolgersi e riavvolgersi restando saldamente ancorata all’obbiettivo. La vittoria in città e nella provincia.
Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Maggio 2009 07:06