Pietro Perrotta muore al largo della Spiaggia di Suor Angela Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 29 Luglio 2007 20:19

Pietro Perrotta muore al largo della Spiaggia di Suor Angela

Tragedia nel mare di Casamicciola, pescatore 74enne colto da malore mentre era impegnato nella pesca a bolentino. L’uomo nativo di Caivano, ma residente e coniugato nella cittadina termale era uscito a bordo della sua lancia per il consueto giro a polpi.

Erano da poco passate le dieci quando dall’ acqua ha tentato strenuamente di richiamare l’attenzione a terra. A notare l’anziano un altro pescatore che si trovava sugli scogli a ridosso del vecchio molo. Immediatamente allertato il Locamare che ha prontamente inviato sul posto un gommone. L’anziano era ancora in vita quando è stato recuperato e portato a bordo del mezzo di soccorso, è spirato poi poco dopo. Le autorità competenti hanno immediatamente restituito ai familiari la salma

Il povero corpo seminudo, di un uomo che ha dedicato al mare anche il suo ultimo istante di vita è stato restituito al dolore ed allo sconforto dei suoi familiari. L’assurdo tragico di Casamicciola naviga sotto costa, fra il punto d'immersione ed i gommone del recupero. Una tragedia figlia probabilmente dell'imperizia e dell'ardito senso del mare e delle proprie capacità. Un uomo di 74 anni, Pietro Perrotta, è morto a pochi metri del piccolo arenile della spiaggia di Suor Angela, alle spalle del secondo scalo portuale isolano, nello specchio d'acqua antistante il vecchio "molo spezzato" tra le scogliere che costituiscono la suggestiva cornice casamicciolese... accanto a se la lancia che lo aveva accompagnato lungo un esistenza votata all’amore per la pesca. Ignara la moglie che prendeva il bagno sulla spiaggia, ignaro il pescatore che per primo ha lanciato l’allarme, allertato dalle grida di soccorso che giungevano dall’acqua proprio ad opera del Perrotta. L'inatteso avvistamento dell’uomo intento nella pesca con la canna dalla scogliera teatro del terribile rinvenimento ha mosso poi l’intervento del Locamare Casamicciola e di capo Erculanese che ha inviato sul posto un gommone con a bordo il sub Paolo Vetere. Il 74enne è stato raggiunto dal Vetere che l’ha trovato ancora in acqua in stato di galleggiamento. Tiratolo a bordo il giovane ha immediatamente praticato tutte le operazioni di pronto intervento ottenendo però esito negativo. L’anziano è deceduto, probabilmente, dopo essere stato colto dal malore che lui stesso ha avvertito e che l’ha spinto a gridare verso terra per essere salvato. L’ipotesi più accreditata sulla morte del Perrotta resta al momento l’arresto cardiaco. Probabilmente l'uomo che pescava polipi da bordo munito di specchio e "pupraella" lanciata a bolentino, si era tuffato in mare per recuperare la preda incagliata insieme alla lenza nella tana. Nel corso di questo suo tentativo sarebbe stato colpito dall'improvviso malore. A bordo della piccola imbarcazione insieme agli effetti personali del 74enne è stato ritrovato anche il frutto del pescato giornaliero delle ore precedenti il decesso.
Le forze dell'ordine al momento della tragedia non hanno potuto fare altro che chiedere l'ausilio dei Carabinieri ed il gommone ha fatto immediato rientro in porto con a bordo il corpo esanime di Pietro Perrotta, ad attenderlo i familiari affranti, la figlia, la moglie Antonietta Manzi. Terribile il momento del riconoscimento. Poco dopo giungeva sul molo anche una unità del 118 inviata dal vicino ospedale Rizzoli.Il medico ed i sanitari intervenuti hanno constatato il decesso e verificato le possibili cause della morte tra quelle plausibili e compatibili con la prima analisi sommaria sul corpo recuperato. Praticato anche un elettrocardiogramma per accertarsi dell'avvenuto decesso. Il compito più ingrato è certamente toccato a chi ha materialmente visto sfuggirsi tra le mani quella vita,a chi ha dovuto con dolore dichiarare di conoscere quell'uomo, di quanti stimavano e sapevano di quel vecchio che oltre ogni cosa, oltre l'avanzare dell'età continuava a scendere in mare.
E' stata una mattinata grigia, il cielo sembrava venir giù trascinato dall'abbondanza della sua luce e da un sole battente che non lasciava tregua allo stupore ed all'incredulità di parenti ed amici della cittadinanza tutta, di quanti avevano appreso dal rincorrersi di voci la terribile notizia. Ed ogni raggio col suo cocente calore sembrava non voler lavar via lo sgomento e lo strazio in cui è caduto l'intero paese per un dramma giunto improvvisamente, in una mattina quando già il tempo... l'atmosfera non sembrava voler promettere nulla di buono. La notizia certo non ha bisogno di alcun giornale, si può dire che "Casamicciola" tutta è rimasta affacciata sul mare per l'intero periodo che è trascorso nel compimento delle operazioni di recupero. Ed alla fine l'ovvio risutato di una vicenda che ora conta le sue vittime. Avvolto in un telo per il recupero cadaveri, adagiato sul gommone giaceva il corpo morto. La sua metà terrena vestita solo degli indumenti da bagno, il costume ampio, le braccia piegate, come a voler proteggere il corpo divenuto violaceo e stravolto dalle acque, il corpo di un bianco marmoreo. Questa la conclusione della passione, di un sogno e della gioia di saper e voler vivere il mare, pescare, immergersi e ritornare a galla, rituffarsi alla ricerca della preda, magari un polpo, bello grosso e carnoso da mostrare agli amici che lo attendono sulla banchina in attesa di giudicare il frutto dell'immersione giornaliera. Il corpo senza vita del Perrotta, dopo l'iter burocratico ed il via libero delle autorità competenti avvenuto intorno alle 11 è stato trasportato presso la casa dell'estinto con un ambulanza privata che ha preso in consegna la salma dallo scivolo del piazzale Ancora. Riportata in porto anche la lancia. Nessun esame autoptico è stato disposto per confermare quelle che fino ad ora sono solamente ipotesi. Sull'accaduto i Carabinieri, giunti sul posto per coadiuvare l'ottimo operato del comandante Giuseppe Erculanese, dopo aver raccolto la testimonianza dei primi avvistatori, hanno depositato gli atti alla magistratura, che sembra già aver chiarito i motivi ed i modi della inspiegabile tragedia. Morte "naturale". Una tragedia questa che va così ad inserirsi in quel lungo filone di vittime dell'imponderabile e dell'oscuro disegno del destino. Si ricorda qualche anno fa la tragica ed analoga fine di Tommaso Buonomano sempre nelle acque dinanzi alla spiaggia di Suor Angela in questo stesso luogo da tutti gli estimatori indicato come ottimo per la pesca al polipo.
Così Angelo al mare e per il mare ha dato la vita, si è spento tra le acque ieri mattina al largo di Casamicciola. Pietro Perrotta, perronese di 74 anni, che stava come sempre a pesca lo specchio, la purparella e la sua lancia d’appoggio.
Ultimo aggiornamento Martedì 19 Maggio 2009 07:39