Ancora disagi e proteste per la gestione rifiuti solidi urbani Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 05 Settembre 2007 20:37

Ancora disagi e proteste per la gestione rifiuti solidi urbani

Prelievo e trattamento immondizie: La Borbonica nell'occhio del ciclone. Il travaso degli automezzi da carico a quelli da trasporto sulla strada davanti alle civili abitazioni rende l'area igienicamente a rischio, richiesto l'intervento dell'unità sanitaria locale. I cittadini insorgono: «C'è una puzza insopportabile ed il manto stradale è ricoperto da un liquido oleoso che lo rende viscido ed impraticabile. E con il caldo e l’afa praticamente siamo rimasti prigionieri in casa…alle proteste tutti fanno orecchie da mercante!».

Spazzatura, tormentone, crocee  delizia, assillo continuo di una questione, quella rifiuti, che non sembra poter trovare requiem. L’argomento in se è divenuto orami polemica costante ma all'uopo i fatti ed i misfatti sembrano ripetersi. Cambiano gli sfondi, i paesaggi, e le frazioni, dalla collina alla montagna lo sfondo è pur sempre il medesimo. Casamicciola, Lacco Ameno, il confine della  Borbonica, periferica e poco controllata, oramai è divenuta la pattumiera dell'isola. Intere zone adibite ad aree di stoccaggio e deposito rifiuti. Parcheggi come discariche e cassonetti come piccole pagliuzze nel mare magno di pattume che fuoriesce e si accumula in ogni dove. Un rompicapo irrisolvibile persino per il più arguto degli amministratori, una bella gatta da pelare per la giunta dei due paesi, che stando alle dichiarazioni dei cittadini sin ora han fatto orecchie da mercante . Eppure sono in tanti a riempirsi la bocca con frasi del tipo: Se il biglietto da visita di una località con velleità turistiche, come di una qualsiasi altra città che si possa definire tale, sono i servizi e l'igiene , quelli della cittadina termale non depongono a favore dell'azione amministrativa degli ultimi anni.
La denuncia arriva direttamente dai cittadini ai quali si uniscono gli utenti e turisti  della zona, ammorbati dal continuo via vai di camion per lo sversamento dei rifiuti e dal tanfo incredibile emanato dal percolato che inevitabilmente resta sul manto stradale nell'atto di travasare le immondizie dagli automezzi di prelievo ai compattatori che le trasporteranno in terra ferma. Un manto stradale lasciato senza una adeguata ed, ahi noi, impossibile igienizzazione lungo la strada anche nelle zone alte collega i due comuni limitrofi con Forio.
Da mesi la popolazione e chi osserva sta tentando di sollevare il problema ed ora strenuamente tuonano: "Da giorni il nostro paese offre uno spettacolo indegno... i camion dell'azienda speciale effettuano il travaso della NU raccolta nei comuni interessati dai vari automezzi nel compattatore che li trasporterà poi a Napoli nella zona della Borbonica sotto le nostre finestre, sotto il nostro naso. Tale attività, al di là del profumato olezzo serale e notturno offerto ai numerosi turisti, ha lasciato su tali siti uno spesso strato di percolato che si è oramai impregnato in profondità nell'asfalto e nel terreno sottostante".
Ma le proteste dei cittadini sono molte altre, tutte legate alle attività svolte dall'azienda che si occupa della raccolta rifiuti per le strade "Inquinamento ambientale", denunciano gli abitanti e stress biologico per chi è costretto con l’afa a rintanarsi in casa pur di non sopportare tali odore nauseabondi.
Le istanze raccolte dai cittadini e regolarmente presentate agli organi di governo comunale nell'ultimo periodo di attività amministrativa sono molteplici. "Da quando tentiamo di portare all'attenzione degli organi competenti il nostro disagio e le nostre preoccupazioni – ci spiega una giovane donna del luogo gli amministratori, ma anche gli stessi operatori dei camion  hanno finta di niente, ma ora la situazione è paradossale. La strada i marciapiedi sono in un totale stato di abbandono e di degrado, in condizioni igieniche allarmanti. Non si è mai vista la presenza di un solo vigile urbano, solo operatori della nettezza urbana e addetti alla raccolta. La macchina amministrativa funziona, secondo il mio modesto ed insignificante parere, in modo pessimo. Noi "poveri" cittadini siamo vittime inermi di una deprecabile collezione di cariche- continua ancora sconsolata la signora - Siamo costretti a vivere in una discarica a cielo aperto, tra cessi, poltrone e liquami putridi.
“La nostra è una situazione a dir poco sconcertante. Sotto le nostre case i rifiuti vengono depositati, ma non raccolti. I nostro non è un problema di bidoni mai svuotati è una questione di discariche nate ed alimentatesi dalla sera alla mattina, non gestite, lasciate al caso. Un'attività che produce non pochi rischi, sia agli automobilisti che ai motociclisti, dato che il manto stradale rimane totalmente ricoperto da un liquido viscido e maleodorante, che inevitabilmente i due automezzi riversano al suolo nell'atto di carico e scarico. Questa è una situazione grave e pericolosa anche per la nostra salute. C'è il rischio d'infezioni cutanee e respiratorie, si tratta pur sempre di rifiuti in molti casi con alto indice di tossicità. Qualcuno dovrebbe farsi carico di questa situazione, deve pur esserci un responsabile in seno ai nostri organi amministrativi”.
L'aumento dell'inquinamento, il progresso degli agenti allergizzanti e il crescente sviluppo di condizioni igieniche precarie: questi i componenti di un cocktail micidiale che "avvelena" i cittadini e fa da movente alle loro richieste. Gli abitanti, i cittadini ed in molti casi i turisti esigono un interlocutore disposto a dare voce alle loro proteste, che sia in grado di fornire risposte chiare ed esaurienti senza ulteriori ed inconcludenti tempi d'attesa. Qualcuno che trovi una soluzione, insomma. La loro proposta è quella di trasferire i camion in altri siti più adatti.
Ultimo aggiornamento Sabato 16 Maggio 2009 10:08