Pirulli, per rilanciare il paese occorre trovare l'intesa su di un programma valido Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 20 Gennaio 2008 11:30

Diaspora casamicciolese: è il proliferare dei clientelismi a fermare la ricompattazione della maggioranza

Pirulli, per rilanciare il paese occorre trovare l’intesa su di un programma valido

Dopo il Capodanno di fuoco anche il consigliere ed ex assessore passato tra le fila dell’opposizione parla dell’attuale stato di salute dell’amministrazione D’Ambrosio e dei tentativi di riavvicinamento e reimpasto. L’incontro pre consiliare con i membri del gruppo di governo non è stata l’occasione per spartizione o assegnazione d’incarichi, semplicemente per la focalizzazione di obiettivi concreti.

Fermo restando che corre l’obbligo di precisare l’assenza di familiari o parenti assunti in vari ruoli ed organi per l’assessore Pirulli, rispetto ad altri colleghi, nell’ultimo periodo a tenere banco nelle discussioni di carattere sociale e politico non è più questo o quel progetto, o questo o quel problema da risolvere, bensì quanti e quali membri della maggioranza sono passati all’opposizione o quanti sono riusciti nel reintegro o nel trovare un’intesa sulle trattative intavolate sin’ora per tentare di dare un identità a questa giunta e porre fine alla stagione delle interrogazioni a valanga delle denuncie alla Corte dei Conti e delle delibere prima redatte e poi ritirate dietro le pressioni, molto spesso, di quei consiglieri eletti proprio tra le fila della maggioranza. In realtà appare incomprensibile ai più il perchè di questo languire, il perché dell’improvviso standby ed il perché nonostante la maggioranza in consiglio la giunta D’Ambrosio resti irretita dal richiamo e dai richiami dei vari soggetti politici che già hanno preso le distanze e da quelli che non perdono occasione per rimarcare la loro già distaccata posizione. Per il consigliere ed ex Assessore Pirulli, estromesso dal gruppo di governo già in autunno, e principale indiziato delle patologie politiche evidenziate sin qui, la risposta è semplice: l’amministrazione attuale non riesce a dare segni di continuità con il passato, ed in questo non risponde ai temi ed alle tematiche trattate nel corso della campagna elettorale di “Rinascita per Casamicciola”.  Quel che invece appare chiaro all’occhio profano è che ci stiamo trovando dinanzi ad una nuova stagione politica e ad una nuova classe dirigente con nuovi attori e nuovi protagonisti espressione del voto popolare e che grazie a questo hanno imposto il proprio ruolo a scapito di quanto e quanti avrebbero potuto rappresentare l‘indirizzo della continuità con tutte le conseguenze e le mancate metabolizzazioni che ne derivano. Ma a fare il punto sul Capodanno di Fuoco appena trascorso e sulle condizioni del paese è proprio il Consigliere Pirulli, artefice insieme ad altri dei frequenti dissidi e squilibri della maggioranza.
- Assessore visto che lei dice di essere passato in minoranza come mai il 29 dicembre partecipò ad una riunione di maggioranza?

«L’incontro è stata un’azione interlocutoria. Ho deciso di partecipare alla riunione convocata dal Sindaco D’Ambrosio per proporre una mia richiesta ovvero la redazione di un programma basato su tre punti:
1) Assessatamento del personale e delle cariche dirigenziali
2) Risanamento economico dell’Ente
3) Problematiche del porto e delle partecipate
Un programma che una volta redatto avrei valutato e se condiviso, firmato»
- Mi scusi consigliere lei a otto mesi dalle elezioni parla ancora di redazione dei programma, ma allora nelle preelezioni e nel corso della campagna di che cosa avete parlato?
« La campagna elettorale è stata fatta e portata avanti dal sindaco nel segno della continuità. La Giunta doveva essere fatta quale espressione di esperienza e professionalità, cosa che non è avvenuta. Si può anche accettare che chi ha più voti faccia l’Assessore, ma deve anche essere in grado di dimostrare di essere capace e competente offrendo risposte serie e concrete alle problematiche del paese. Sono stato estromesso dalla maggioranza perché forse non mi sono adeguato a quel tipo di regime ed infine ho deciso come sempre ho fatto nella mia carriera politica d’impegnarmi e svolgere al meglio il mio ruolo anche da oppositore, senza disdegnare il dialogo e l’intesa»
- A quanto mi è dato capire le sono state offerte diverse opportunità di rientrare come mai ha deciso di restare all’opposizione?
«Perché non condivido l’azione amministrativa condotta sin ora»
-Perché?
«Perché basata su meri criteri clientelari. A mio parere per poter andare avanti e condurre con successo questa amministrazione bisogna trovare un accordo su punti nodali che rilancino il paese. »
- Lei ha mai chiesto che le cariche venissero congelate e la Giunta ridisegnata?
«Non è stata una mia proposta, ma una loro proposta. Le cariche onorifiche non mi interessano.»
-Ha chiesto un assessorato e nel caso chi si sarebbe dimesso?
«Non l’ho chiesto perché bisogna capire prima cosa si vuole fare di questo paese è poi  c’è stato chi si è offerto di dimettersi per farmi spazio, forse credendo di poter togliere tutto di mezzo ed andare avanti»
- Chi era?
«Sarebbe scorretto dirlo ma era un assessorato pesante»
-Allora resta aperta dopo l’ultima riunione il suo ritorno in maggioranza?
« Quella riunione in realtà si  risolta con un nulla di fatto. Nell’ultimo consiglio comunale ho presentato un emendamento sul rinnovo del contratto di Servizio di Igiene ambientale ed il relativo piano finanziario, in parte è stato accolto così ho deciso di astenermi dal voto. Pertanto se sarà condiviso quel certo tipo di programma che prima illustravo allora continueremo insieme, altrimenti sarò fautore di una opposizione vigile ed attenta sugli atti che reputerò illegittimi. Sia in maggioranza che in opposizione ho sempre dimostrato che non sono le cariche di facciata e fini a se stesse che m’interessano. Un consigliere comunale deve essere operativo altrimenti è inutile. Per il resto vedremo nei prossimi mesi. Bisogna capire cosa vogliamo fare del paese, non serve surrogare un assessore con un altro. Attualmente siamo dinanzi ad un governo evanescente che latita. Nel paese tutto è fermo ed è fermo proprio nei mesi in cui dovremmo essere produttivi».
Dunque nessuna spartizione o assegnazione d’incarichi nella riunione di maggioranza tenutasi a chiusura di un 2007 col botto in quel di palazzo Bellavista, semplicemente la focalizzazione di obiettivi e progetti da poter percorrere con unità d’intenti.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:30