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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 23 Febbraio 2008 11:56

Valanga di denunce a Casamicciola, la guerra del mattone si sposta dalla Tresta all’intero paese

Bufera abusivismo edilizio

Devastante ed inarrestabile esplode il ciclone Romano.
Denunciati decine di privati, tecnici comunali ed amministratori. L’inchiesta affidata alla stazione dei Carabinieri di Ischia. Ascoltati come persone informate dei fatti anche i vertici della locale forza dell’ordine. «Non ho fatto nomi o dato indicazioni ho semplicemente tutelato i miei diritti chiedendo che venissero effettuati i necessari controlli sul territorio e con questo spero di riappropriarmi della mia vita senza più temere minacce o intimidazioni», evidenzia Mimo Romano, estensore delle denunce.

È giunta come un valanga, una valanga di fango e detriti che ha travolto portandosi dietro privati, tecnici comunali, amministratori ed assessori al ramo. Devastante ed inarrestabile esplode il ciclone Romano, alias Provolne, che con questo forse dimostrerà che cacio cacio non è! Tanto grande e tanto incredibile è stato il tonfo che da giorni la questione e sulla bocca di tutti e a parlarne tra pro-provolone e non è tutto il paese. Un paese che lagnatosi per anni dell’eccessivo lassismo e del diffuso senso della costruzione illecita caldeggiata dal sostenitore politico di turno, ora in grossa parte addita e mette all’indice, quasi fosse Bin Laden, l’artefice o artificiere di questa bomba, notoriamente conosciuta come la Bomba Provolone. L’arteficere in questione da anni tenta strenuamente, e qualche volta cogliendo nel segno di difendersi, a dir suo, dagli abusi e dalle vessazioni subite in quel della Tresta, da un suo confinante che sistematicamente riesce a costruire, rammodernare ed ampliare senza ricevere alcun controllo e praticamente indisturbato grazie al favore delle autorità comunali, invitate, sempre secondo l’autore della denuncia, dal politico di turno a soprassedere agli eventuali abusi. Il denunciante per diversi anni ha tentato di porre fine a questa vicenda che l’avrebbe danneggiato moralmente ed economicamente anche nel suo lavoro, rivolgendosi a più gradi e a più livelli agli organi competenti, sino a quando la sua denuncia, per così dire, diffusa, non ha colto nel segno, forse coinvolgendo qualche personaggio alquanto sospetto e già sotto osservazione, estendendosi così dalla Tresta in tutto il paese e con tanto di documentazione fotografica. Più volte anche il nostro quotidiano ha riportato di fatti, siparietti quasi comici e al limite della sceneggiata napoletana, avvenuti sullo sfondo della collinetta su Piazza Bagni alla strega della striscia di Gaza, ed ora che la palla di fango è scesa a valla il teatrino non appare più tanto comico. Sono stati infatti denunciati decine di privati ritenuti responsabili di abusi edilizi, amministratori, assessori al ramo e sono stati chiamati per relazionare sui fatti quali persone informate, esimi esponenti dei vertici delle forze dell’ordine locali. All’hotel Gran Paradiso, passato nuovamente di gestione ed assurto di recente alle cronache per questioni inerenti l’edificazione di muro di sostegno in via Dottor Mennella, ad inizio settimana è stato sequestrato un intero piano, una sopraelevazione in via di realizzazione oltre quelli già esistenti e ritenuto dagli inquirenti  privo dei necessari requisiti normativi e tecnici. Un attività quella della nota struttura alberghiera ora al vaglio dell’autorità inquirente. Continuano intanto le verifiche ed i sopraluoghi degli agenti della stazione di Ischia che continuano a vistare i cantieri oggetto della relazione e non ritenuti suscettibili di possibili abusi in materia urbanistica. « Sono oggetto di continue minacce, mi fanno impaurire la famiglia, mi seguono, mi perseguitano, mi intimano di non presentarmi a lavorare perché mi manderanno alla rovina!», afferma Domenico Romano principale artefice della vicenda edilizia che sta sconvolgendo la cittadina termale.« Da anni la mia vita per questioni edili e di vicinato è in subbuglio, ma dopo la denuncia è un continuo martellamento di chi vede in me la minaccia al suo stato privilegiato », eppure stando a quanto trapela dalle dichiarazioni del romano chi si sente tale avrà pur costruito ma con maggiorazioni dell’ordine di 50mila euro finite evidentemente, stando ai costi del mattone, nelle tasche di chi a concesso tali privilegi, « mi hanno messo la prua addosso partendo dall’ex indaco ora sindaco di Ischia a qualche politicante che voleva che io mi prostituissi, lavorando al nero per le loro aziende. Ma la mia lotta, però, è per ottenere la vivibilità e la fruizione della mia casa seriamente danneggiata dal signor Alcaro che ha costruito appoggiandosi illecitamente sulla mia abitazione perchè favorito da chi aveva interesse  concedergli i permessi. Ho per questo vinto una causa, c’è una perizia del CTU che rende quel fabbricato inagibile, mai lavori vano avanti pur sapendo, mi riferisco a chi di dovere che le opere sono abusive, la DIA è falsa, le dichiarazioni contenute altrettanto e tutto si edifica senza i necessari calcoli del Genio Civile», continua ancora il Romano. « Esasperato da tutto questo qualche giorno fa mi sono recato dai Carabinieri di Ischia per denunciare una serie di fatti. Il Maresciallo avuta la denuncia ha cominciato a controllare e a tutt’ora sono stati trovati dai quindici ai venti abusi. Per quel che ne so io ne troveranno ancora e più del doppio tra piante d’arance condonate, limoneti fatti passare per suoli edificabili e via discorrendo. Io non mi fermerò qui, ho inoltrato la mia denuncia anche alla procura della Repubblica e chissà che non venga fuori qualcosa di più in termini di esborsi di denaro, oltre agli abusi». A questo punto vista la portata della vicenda è lecito chiedersi in che termini ha posto le sue segnalazioni il Romano e se ha coinvolti qualcheduno facendo nomi e cognomi:« Io ho semplicemente detto la verità su quanto mi stava accadendo. Nella denuncia ho scritto che le Forze dell’Ordine di Casamicciola non intervenivano alle mie segnalazioni. Il resto l’hanno fatto gli inquirenti. Infatti è stato proprio questo non intervento in particolare dei vigili urbani che mi spinse a rivolgermi alla caserma di Ischia da dove mi rifiutai di uscire finché non fosse stata trascritta la mia segnalazione sugli abusi in essere nelle zone di via Tresta, via Ombrasco e via Fasaniello, non ho mai fatto nomi o dato indicazioni specifiche se non sul mio vicino a cui ho fatto causa. Ad onor del vero rappresentando la mia vicenda nel tempo ho evidenziato che l’unico ad essermi accanto e ad aiutarmi è stato il maresciallo Tamburrino, l’unico a porre sotto sequestro le opere del mio vicino Alcaro. Sequestro il cui controllo fu affidato ai vigili urbani che evidentemente hanno disatteso l’impegno ». Infine romano conclude dicendo « Mia moglie piange tutti i giorni per questa guerra in cui sembra che io debba essere destinato a morire d fame. Ma io non mollo e vedremo come andrà a finire!». Se tutte le accuse del signor romano dovessero rivelarsi fondate davvero questa passerà agli annali come una triste e vergognosa pagine della nostra storia civile.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:11