I terreni espropiati nelle cronache di qualche anno fa Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Lunedì 21 Aprile 2008 15:59

I Terreni espropriati nelle cronache di qualche anno fa

La Procura della Repubblica di Napoli, su istanza della dottoressa Troncone, ha chiesto un supplemento di indagini, prolungando di fatto i tempi a disposizione dei magistrati inquirenti per la presentazione di un'eventuale richiesta di rinvio a giudizio, in merito alla vendita del terreno alle spalle del cimitero di Casamicciola Terme, che doveva servire all'allargamento del cimitero stesso ed invece in parte utilizzato all'abbisogna ed in parte invece alienato a favore della signora Bado Giuseppa, proprietaria della limitrofa area di terreno dove sorge anche una fiorente attività di rivendita di frutta e verdura.

La questione tenne banco per diverso tempo, nel 1999, anche sulle pagine del nostro giornale, che evidenziò l'interessamento dei politici locali nella vicenda di quella fascia di terreno e del costo esorbitante della vendita. Si evidenziò la partecipazione nell'operazione dell'avvocato Gelsomino Sirabella, come di altre persone direttamente o indirettamente coinvolte in incarichi amministrativi presso lo stesso comune e che quindi si ritrovavano a ricoprire la doppia veste di amministratori comunali, quindi parte in causa da un lato, e di professionisti al soldo della signora Bado dall'altra parte. In diverse occasioni il locale comando della stazione del Carabinieri di Casamicciola Terme, agli ordini del maresciallo Luigi Tamburrino, ebbe ad intervenire su quella zona. Inizialmente cercando di mettere ordine ed effettuare una serie di rilievi per la segnalazione di costruzioni abusive. Alcune opere edili, ritenute di illecita costruzione, furono sequestrate, com'era nell'obiettivo: ovvero fermare nel caso la realizzazione di una serie di presunti abusi edilizi, che pure furono sequestrati, e comunque acquisire tutti gli atti necessari sull'intera vicenda, al fine di fare chiarezza, e comunque relazionare alla Procura della Repubblica di Napoli, sollecitata in materia da una serie di dettagliati e circostanziati esposti, spediti in diverse occasioni nel corso del 99, da quel di Casamicciola Terme. Esposti ai quali si sono aggiunte le circostanziate e dettagliate risultanze dei sopralluoghi effettuati dai Carabinieri, con allegato copia di tutta la documentazione riscontrata presso il comune della cittadina termale. Secondo indiscrezioni di corridoio, la Procura sarebbe venuta a conoscenza di altri elementi su quella ingarbugliata vicenda. In particolare il coinvolgimento di alcuni tecnici che avrebbero ricoperto nel contempo anche il ruolo di amministratori comunali. Proprio questo avrebbe accresciuto l'interesse dei magistrati inquirenti nella vicenda della fascia di terreno alle spalle del cimitero della cittadina termale, che ha visto poi la realizzazione di opere che non sarebbero, dopo tanto tempo, ancora state consegnate, e comunque utilizzate per l'abbisogna. Elementi che messi insieme hanno spinto il giudice a non chiudere l'indagine, anche per accertare il ruolo di tutte le persone coinvolte in questa storiaccia, a cominciare da quello del sindaco dell'epoca, Arnaldo Ferrandino, oltre che dell'avvocato Gelsomino Sirabella, due nomi chiaramente indicati nel fascicolo dell'inchiesta, unitamente a quelli dei membri dell'ufficio tecnico comunale dell'epoca, con i tecnici che eseguirono in diverse occasioni dei sopralluoghi sull'area, come i geometra Antonio Piro e Gino Razzano, rispettivamente responsabile dell'ufficio edilizia pubblica e privata dell'ufficio tecnico comunale di quel di Casamicciola Terme, Non si sa, al momento, quale sia l'ipotesi criminosa avanzata dalla Procura della Repubblica di Napoli, che per il momento si è limitata ad avvisare, come di rito, gli indagati, ed a chiedere, ottenendo immediata risposta positiva, al giudice per le indagini preliminari la proroga di sei mesi per l'espletamento delle indagini del caso.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 18:55