Vietato mendicare a Casamicciola Terme Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 19 Agosto 2008 18:15

In vigore l’ordinanza del sindaco Vincenzo D’Ambrosio sul divieto di accattonaggio

Vietato mendicare a Casamicciola

Dopo altre località “vetrina “ della penisola anche il comune isolano adotta in anticipo sui conterranei provvedimenti che si rifanno alla legge 125 del 24 luglio per la «sicurezza e il decoro» del paese. Il rischio per i mendicati sorpresi in azione è una  sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. Linea dura contro questuanti e «posteggiatori». In vigore l’ordinanza del sindaco Vincenzo D’Ambrosio sul divieto di accattonaggio.

Il primo del genere su tutta l’isola. Chi verrà sorpreso a mendicare, oltre alla confisca del denaro proveniente dall’illecita attività, sarà sottoposto ad una  sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. Dopo Venezia, Padova, Verona, Alassio, Modena e Sanremo, Sorrento anche Casamicciola Terme in anticipo su gli altri comuni conterranei adotta provvedimenti che si rifanno alla legge 125 del 24 luglio scorso per la «sicurezza e il decoro» del paese. L’ordinanza, coordinata con il comandante della polizia municipale Gelsomino Sirabella e l’Assessorato alle Politiche Sociali, vieta di mendicare nelle zone del centro, sul corso e in particolare nella zona del porto e vicino alle biglietterie del terminal portuale. Le restrizioni interessano anche le aree in prossimità del cimitero comunale, la casa di cura e di riposo di San Pasquale, le fermate degli autobus. L’accattonaggio è vietato anche nel raggio di 100 metri dagli incroci. «Il provvedimento mira a disciplinare un fenomeno in preoccupante aumento – sottolinea il sindaco D’Ambrosio – gestito da vere è proprie organizzazioni che spesso accompagnano in zona gruppi di persone che si dedicano all’accattonaggio. L’iniziativa è stata suggerita anche dalle ripetute segnalazioni pervenute dai cittadini, dalle associazioni di categoria degli albergatori e dei commercianti che vedono in questa attività un danno per l’immagine della città, anche perché i turisti sono i soggetti più vulnerabili in quanto particolarmente sensibili alle richieste di elemosina che molto spesso mettono i cittadini e i nostri ospiti a disagio. Senza contare che nell’ultimo periodo c’è stato un notevole incremento di questi soggetti anche minori che nelle zone di maggior afflusso turistico richiedono danaro in forma petulante e molesta creando anche significativi ostacoli alla circolazione stradale  ». L’ordinanza sindacale ha anche lo scopo di evitare inutili dispendi di energie da parte degli agenti della polizia municipale. Prima del provvedimento ogni volta che si è operato un fermo almeno due vigili urbani erano impegnati per una intera giornata, al di là dell’orario di lavoro, per seguire l’iter per il riconoscimento e l’allontanamento della persona fermata. Ora, invece, l’auspicio è quello di riuscire ad arginare il fenomeno grazie all’introduzione della confisca dei proventi dell’accattonaggio ed alle pesanti sanzioni amministrative stabilito. La nuova ordinanza non si applica a chi viene sorpreso a sfruttare minori per elemosinare in quanto in questi casi scatta la denuncia penale. Tale misura da un lato ha dovuto aggirare il fatto che chiedere l'elemosina non è un reato, dall'altro che estesa a tutto il centro storico avrebbe negato il diritto di libera circolazione. La delibera comunale si pone come uno strumento di "solidarietà e sicurezza" essendo il comune con il suo Assessorato alle Politiche Sociali e gli assistenti sociali è largamente impegnato a prestare ogni tipo di assistenza in favore di soggetti di qualsiasi nazionalità e razza in comprovato stato d’indigenza. Dunque un  provvedimento repressivo contro un presunto racket dell'elemosina tale da evidenziare come ancora una volta, la visibilità di un fenomeno sociale ritenuto sgradevole diventa un'emergenza, tanto più in un paese vetrina come Ischia. Il sindaco Vincenzo D’Ambrosio ha chiesto ai vigili di essere inflessibili soprattutto nell’area portuale dove i mendicanti esercitano quasi una pressione fisica sui turisti. L’esempio potrebbe essere seguito, sempre su Ischia, da Lacco Ameno e Barano. Così come i sindaci potrebbero presto occuparsi di un altro fenomeno che disturba pesantemente i turisti: la pletora di presunte massaggiatrici cinesi che girovagano per spiagge alla ricerca di clienti da massaggiare. O le carovane di senza tetto che si accampano lungo le banchine del porto e i luoghi isolati per trovare riparo nelle ore notturne, creando non pochi disagi e timori nella comunità. Sono anche questi fenomeni che interessano fortemente l’intera isola d’Ischia.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:56