Riunione segreta chiude a 4 milioni di euro la vendita Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 07 Gennaio 2009 19:59

Bomba giudiziaria a Napoli: Di Pietro richiama i suoi e l’IDV di Casamicciola prosegue al galoppo la cessione del Capricho de Calise

Riunione segreta chiude a 4 milioni di euro la vendita

Accordo raggiunto tra il privato gestore e i rappresentanti dell’ente. La deflagrazione colpisce anche il comune termale ma non blocca i piani di vendita di chi è chiamato a dimettersi. L’Avvocato Felice Laudadio è consulente anche del Comune di Casamicciola Terme. Suo il parere che ha dato il la alla vendita del cespite di Piazza Marina. “Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio e corruzione: sono queste le accuse contestate all’entourage di uomini d’affari e del Comune di Napoli che avrebbero favorito l’assegnazione di un super-appalto da 400 milioni di euro per la realizzazione di lavori pubblici e manutenzioni alla società sotto inchiesta”.

La deflagrazione della bomba giudiziaria napoletana degli ultimi giorni scuote anche le fondamenta politiche ed amministrative di Casamicciola Terme, non certamente perché esistano elementi giudiziari congiuntivi con il comune capoluogo, ma perché dalle persone e dalle circostanze consequenziali della stessa indagine, dipende il futuro gestionale e politico della cittadina termale. Tra gli indagati ed arrestati vi è in il legale Avv.Felice Laudadio, in più circostanze consulente dell’Ente di palazzo Bellevista. Consulente in particolare della questione Capricho de Calise in merito alle cui vicissitudini si è più volte espresso. In particolare dopo la causa vinta tra il 2006-2007 in favore del comune perchè ritornasse nella disponibilità del bene di Piazza Marina. Bene per il quale il demanio marittimo rivendica la proprietà ed i diritti di indebita occupazione determinando le successive richieste professionali al Laudadio  con due pareri forniti nel giro di pochi mesi prima all’amministrazione Ferrandino e poi a quella D’Ambrosio. Nel primo caso si è espresso sulla richiesta del 2006 di definire transattivamente la questione insorta relativamente agli immobili detenuti abusivamente tra il privato e la pubblica amministrazione. In questo caso il legale ora indagato per la malagestio napoletana fu chiaro « Il Comune di Casamicciola non può stipulare alcun atto di transazione con la Calise s.n.c. teso al rinnovo della convenzione in quanto priva della disponibilità del bene e dei diritti oggetto della transazione». Nel secondo caso ha dato il là per interpretazione degli amministratori interessati alla spartizione delle “vesti di Cristo” prima ancora che sia morto. Il 04 settembre 2007 lo stesso Laudadio redige parere in merito agli adempimenti da intraprendere, anche a garanzia dei diritti dell’Ente in merito alla nota dell’Agenzia del Demanio  sempre del giugno 2007 che rivendica a se il diritto di proprietà ed i relativi costi della ingiusta detenzione perpetratasi sino ad allora, un indennizzo pari a € 2.019.681,45. In relazione le conclusioni del legale, almeno stando agli incartamenti allegati in sede di consiglio comunale dal gruppo di Italia dei Valori sono state che « si ritiene opportuno che Codesta amministrazione riscontri la nota dell’autorità demaniale inviandola per conoscenza anche alla ditta Calise attraverso una replica che sinteticamente descriva e richiami le considerazioni sopra esplicate, ferma in ogni caso, la opportunità di intraprendere percorsi transattivi sulla base delle argomentazioni formulate nel presente parere, eventualmente valutando l’applicabilità dell’art 1 comma 434 della Finanziaria 2005. Si ritiene che nella predetta nota di riscontro l’amministrazione richieda all’autorità demaniale l’opportunità o meno di esercitare i poteri di autotutela demaniale, con riserva di far valere il proprio buon diritto e senza che ciò implichi ammissioni dei diritti dell’autorità centrale. In tal modo, come è evidente, l’esercizio dei poteri demaniali si configurerebbe come atto dovuto, inidoneo ad esporre a conseguenze risarcitoria e/o indennitarie l’amministrazione comunale». Dunque una bella alchimia visto che già in occasione del primo parere che fugava ogni dubbio sulla possibilità che il comune gestisse il bene come proprio magari vendendolo, la finanziari 2005 era in vigore. Ora invece con ulteriore avvallo del notaio Albore che con ugual carattere anche grafico si rifà al Laudadio ritenendo alienabile il Capricho.Le conseguenze non si sono fatte attendere infatti dalle parole e dagli scritti si  già passati ai fatti e prima ancora che si verifichi ogni ipotesi trascritta lo scorso martedì sera in gran segreto gli esponenti di governo appartenenti al gruppo di Italia dei Valori e legati alla gestione del Patrimonio comunale e del Demanio, Giovani Monti ed Ignazio Barbieri, hanno incontrato proprio nella sede del Caprichio il rappresentante della Calise Snc unitamente al consulente comunale Architetto Pino Barbienri ed altri, chiudendo, dopo intensa discussione la questione vendite a 4 milioni di € in favore del gestore privato uscente. Un senso degli affari spiccatissimo per il gruppo dipietrino che se ne “impippa” dell’evidenza pubblica e del diritto alla libera partecipazione. Un gruppo che tra l’altro viste le professionalità nel ramo del Geometra Giovanni Monti e dell’immobiliarista Barbieri ha deciso anche di aprire uno studio associato tecnico, con tanto di agenzia immobiliare negli ex uffici del sindaco di Ischia Giosy Ferrandino sul Corso Luigi Manzi. Un passaggio costato tra l’altro caro a Giosy Ferrandino che aveva sperato nel subentro di Arnaldo Ferrandino che almeno l’avrebbe ripagato degli arredi e dei tendaggi nuovi di zecca. E pensare che Di Pietro ha inviato in comune una nota in cui intima ai suoi consiglieri di dimettersi immediatamente dalla giunta a seguito delle note vicende giudiziarie di cui sopra! In questo caso Di Pietro imparerà che IDV o non IDV chi è fesso si sta a casa sua… Intanto si una ulteriore proroga  fa slittare di una decina di giorni l’attuazione della sentenza, mentre all’orizzonte sembra profilarsi l’ipotesi che un altro ipermercato sorga nel centro cittadino. Parte la toto scommessa sul Pizza By Night a Piazza Marina. Chi sarà a rilasciarci lo scontrino? E sotto quale ragione sociale, in quel della Marina di Casamicciola? Un global service al sugo di pomodoro.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:27