Il Gaiser che non c’è Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 16 Aprile 2009 14:45

Il Gaiser che non c’è

A Casamicciola il senno della Regione genera Mostri
La dogana archivia la pratica per palese disinteresse del richiedente. Restituito il carteggio al mittente dopo mesi di sollecito. La struttura acquistata con fondi per circa 150 mila € resta a marcire nei depositi AMCa. L’opera doveva essere la punta di diamante del progetto “L’isola che non c’è” volto al recupero e la valorizzazione delle fonti termali.

Eppure c’era, c’era nel Piano Costa approvato non meno di tre mesi fa in sede di civico consesso a Casamicciola Terme ed ora è persa ogni speranza. Il famoso Gaiser del porto, la struttura a mo di fontana che adeguatamente illuminata avrebbe pompato acqua salata dinanzi al Pio Monte della Misericordia, è nel modulo D2 del regolamento, ma non è più tra le opere da approvare dall’ufficio Napoli 2, dell’Agenzia delle Dogane, trattasi dunque di opera pagata, finanziata ed, ahi noi, irrealizzata per “palese disinteresse del richiedente”. Opera con strutture già comprate ed ora ammassate a marcire nei depositi AMCa. Quando si dice che il seno della Regione genera mostri!L’opera prevista aveva ricevuto  finanziamenti (circa 150 mila € compresa la fontana nuova a Piazza Bagni ed il recupero della vecchia a Piazza Marina lato est) con il progetto ”L’isola che non c’è” connesso alla valorizzazione termale e fortemente voluta dalla giunta Ferrandino e dal consigliere responsabile di allora Cioffi. La scorsa estate dal Nord Europa una ditta specializzata invio l’intero apparato tecnico e tecnologico nel comune termale in attesa che venisse montato. Un TIR scarico scatole imballate, strutture ed impianti per un importo complessivo di non meno di 90mila €, tutto sembrava doversi compiere nel breve tempo ed invece lo scorso 26 marzo la doccia fredda: il S.O.T. dell’Ufficio Dogana di Napoli rinvia al mittente la pratica ed archivia il caso come anticipato per “palese disinteresse del richiedente”. Infatti il comune di Casamicciola per installare l’impianto aveva bisogno delle necessarie autorizzazioni doganali.  Autorizzazione ai sensi dell’art. 19 del D. L.vo N. 374/90 che subordina la costruzione di opere e manufatti sulla linea doganale, alle predette. Predette autorizzazioni che condizionano il rilascio di ogni eventuale altra autorizzazione, nella quale della stessa deve essere fatta comunque espressa menzione. La violazione del divieto comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa di importo da un decimo all'intero valore del manufatto e la demolizione del manufatto in danno ed a spese del trasgressore. avverso tale provvedimento.
Dunque non c’è speranza di vedere in mare quello che sarebbe dovuto essere negli intenti il diretto concorrente del Fungo di Lacco Ameno con i suoi giochi e gli spruzzi d’acqua nello specchio acqueo di fronte al Pio Monte della Misericordia. Una idea innovativa e unica nel suo genere che oltre a catalizzare fondi avrebbe catalizzato l’attenzione sulla cittadina termale, culla delle acque miracolose ed icona delle sorgenti, in un punto strategico e di effetto che in un sol colpo avrebbe potuto dar lustro anche al nascituro porto turistico. Ma nella sua nota inviata anche al comando Tenenza Guardia di Finanza di Ischia la Dogana comunica l’archiviazione della pratica “L’isola che non c’è” per il comune di Casamicciola Terme, richiedente inadempiente, a cui, visto il disinteresse viene restituito l’intero carteggio. Per l’autorità doganale, visti i prott.40766-10487 del 13 marzo e del 23 ottobre 2008 ed in ultimo il sollecito del 29 gennaio us, non resta altro che constatare che a tutt’oggi il Comune di Casamicciola Terme non ha mai contattato il SOT per il dovuto e richiesto sopraluogo ai fini autorizzativi e che dunque non vi alcun interesse a realizzare il “Gaiser”. Un disinteresse evidentemente di comodo, comodo, forse, a celare il particolare che quei fondi sono serviti altrove e per altre vicissitudini. Evidentemente il fatto grave non sta in questo dirottare fondi e progetti, ma nello sperperare cospicue somme derivanti da fondi comunitari per acquistare materiali e prodotti che per altri decenni saranno lasciati a marcire  in depositi di fortuna in attesa di essere scaricati come rifiuti ingombranti.

L’ACCORDO DI PROGRAMMA
* con l’Accordo di Programma sottoscritto in data 20/12/2004, relativo al Progetto denominato “L’ISOLA
CHE NON C’E’”, per quanto attiene agli interventi infrastrutturali per la sua realizzazione a cura dei 9 Comuni
sottoscrittori, sono state assegnate dalla Regione Campania risorse per un totale di euro 1.347.999,93, come da
scheda di progetto approvata con D.G.R.C. 1463/04 (in essa allegato “C”, punto “3");
* con D. D.le n° 181 del 23/12/04 si è proceduto, ai sensi della D.G.R.C. n° 1463/04, all’assunzione dell’impegno
di spesa per l’importo complessivo di euro 8.327.999,67, per il finanziamento degli interventi dei comuni
sottoscrittori degli Accordi di Programma dei Progetti Interregionali di cui alla seguente tabella:
Titolo del
progetto
Spesa totale
approvata
Importo da imputare sul cap. di spesa 4544, U.P.B.
2.9.27 (fondi statali)
Importo da imputare sul cap. di spesa 4500, U.P.B.
2.9.27 (fondi regionali)
Ospitalità
nei Borghi 5.179.999,86 4.999.999,86 180.000,00
Approdi di
Ulisse 1.799.999,88 1.636.818,21 163.181,67
L’Isola Che
Non C’e’ 1.347.999,93 1.257.999,93 90.000,00
TOTALI 8.327.999,67 7.894.818,00 433.181,67
ATTESO che:
* in forza della deliberazione n° 2102 del 19/11/04, nonché dell’Accordo di Programma del 20/12/04, ad ogni
Comune partecipante all’iniziativa “L’ISOLA CHE NON C’E’” è stato assegnato l’importo di euro 149.777,77 -
compreso IVA - per un totale di euro 1.347.999,93 quale costo di progetto;
* in base al predetto A. di P. il finanziamento deve avvenire nel seguente modo:
- 1° erogazione, 40% di euro 149.777,77, pari ad euro 59.911,11, (1° fase di studio ed elaborazione) alla presentazione
del progetto per il tramite della Provincia che lo approva e a fronte della richiesta di erogazione del
finanziamento da parte del Comune;
- 2° erogazione, 40% 149.777,77, pari ad euro 59.911,11, (2° fase) alla presentazione del progetto tecnico
definitivo, eseguibile e cantierabile, che sarà erogata a fronte dei giustificativi di spesa sostenuta per le operazioni
della 1° fase;
- 3° erogazione, 20% 149.777,77, pari ad euro 29.955,55, a collaudo finale e consegna delle opere;