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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 31 Maggio 2009 20:46

Un tesoretto di 4 milioni e mezzo di euro

Capricho di Calise: il comune firma l’ingiunzione di pagamento per i canoni arretrati
È la prima volta dopo vent’anni che l’ente locale fa il calcolo delle aliquote spettanti per la gestione a fini di lucro del suo bene o presunto tale. Resta ancora aperta la diatriba con il Demanio. Pronto il Bando per il nuovo affidamento a conclusione dell’estate 2009 che vedrà ancora il marchio Calise alla gestione.

Consapevoli che i dati trasferiti dalle precedenti gestioni, non danno certezze in ordine alle titolarità ed alle rispondenze, nonché certezze relative allo stato dell’ utente Calise snc si è deciso in via preliminare di notificare l’atto di pagamento per i canoni pregressi spettanti all’Ente Locale per l’uso e lo sfruttamento del cespite all’insegna Capricho de Calise. La cifra richiesta ammonta a 4 milioni e 500mila euro, une vero e proprio tesoretto, sfuggito a chi governa la cosa pubblica, risparmiato dalle volpi dell’imprenditoria, a cui va dato ad ogni modo il merito di aver investito, valorizzando la struttura. L’importo si riferisce al godimento a far data dal 1989, anno in cui scadde la concessione trentennale in via ordinaria. È la prima volta dopo vent’anni che i rappresentanti ed amministratori dell’ente locale si impegnano nel calcolo delle aliquote spettanti per la gestione a fini di lucro del suo bene o presunto tale. Resta, infatti, ancora aperta la diatriba con il Demanio sul titolo di proprietà e i reciproci risarcimenti di godimento dovuti… una questione annosa. Un fatto certo gravissimo che non depone a favore delle passate amministrazioni che si sono fatte sfuggire somme di una certa rilevanza che avrebbero potuto far comodo alle prosciugate casse comunitarie. Dati che in periodi di bilancio come questo pesano come macigni sulle poste incluse. Sarà comunque il tempo e gli eventuali ricorsi alla giustizia ordinaria da parte del gestore a stabilire quanto e se sarà versato in favore dell’Ente richiedente. Infatti il dirigente del settore Ragioneria ed Affari Generali ha firmato  il provvedimento di mora per l’impegno risarcitorio, notificato a mezzo messo comunale, l’etica di governo impone la copertura dell’intera vacazio, ma la giustizia  competente consente un effetto retroattivo delle richieste che vada non oltre i dieci anni. Comprensibilmente in caso di un prevedibile ricorso le somme dovute dal’1989 al 1999 devono considerarsi prescritte e dunque non dovute al comune casamicciolese. «La cosa grave è che sin’ora nessuno aveva mai chiesto i canoni dovuti. Il nostro è un atto dovuto. Se avessimo agito non so cinque anni fa certamente la comunità avrebbe ottenuto di più», ha dichiarato il sindaco D’Ambrosio. In attesa che il complesso di passaggi burocratici si concluda, Il Capricho sarà gestito dall’attuale concessionario dietro il corrispettivo di canoni adeguati ai prezzi di mercato, mentre è già stato indetto il nuovo bando per la futura concessione. Il sindaco ha così fatto il punto sulla situazione Capricho in questi mesi al centro di una discussa campagna sul mattone comunale « Per adesso abbiamo prodotto gli atti ufficiali per la gestione dell’impianto. Abbiamo richiesto il versamento dei canoni pregressi alla Calise Snc a partire dall’’89, ovvero abbiamo richiesto ciò che spetta all’Ente Locale. Siamo partiti con le ingiunzioni di pagamento e con il nuovo bando per la nuova concessione. Per la stagione a venire abbiamo valutato una proroga per i mesi a venire all’attuale gestore».
Dunque scongiurata la definitiva alienazione di un bene al centro di molteplici diatribe tra proprietà, concessioni e sfruttamento, diatribe ancora tutte da chiarire, sembra anche potersi dire scongiurata la chiusura estiva di uno dei locali più in e ricercati del paese, almeno per l’estate 2009. Resta poi la speranza di poter rimpinguare le casse comunali con l’arrivo delle somme dovute da oltre un ventennio e l’adeguamento della concessione-locazione.