Ritorno alla quotidianità: forse ci siamo ma… Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 22 Novembre 2009 08:14

Ritorno alla quotidianità: forse ci siamo ma…

Deludente conferenza dei servizi a palazzo Bellavista.
I fanghi ritenuti dall’Arpac rifiuti non pericolosi riutilizzabili non potranno servire al ripascimento delle coste ma solo come riempimento. Intanto si valutano diverse ipotesi d’impiego, magari l’ampliamento dell’eliporto. Nel breve termine potremo riavere un paese pulito e parte degli sfollati del Mortito a casa unitamente a tutti quelli di piazza Bagni. la provincia stanzia altri 500mila € ed il PD interroga il governo che mercoledì potrebbe ricevere il sindaco.

Mentre le acque reflue di Piazza Bagni e dell’intero abitato colpito dagli eventi del 10 novembre finisce in mare direttamente per l’ovvia rottura del sistema fognario le sabbie non restano accumulate in attesa di deciderne la destinazione. Si è stabilito, infatti, al termine di una lunga ed estenuante conferenza di servizi tenutasi ieri mattina che i fanghi caratterizzati e stoccati non potranno essere sfruttati per il ripascimento delle coste, ma solo riutilizzati. Infatti la solerte e a questo punto ridicola ARPAC (che orami ci ritiene non più in emergenza)  causa la componente antropica presente nei “fanghi” ha scartato a priori che lungo le coste possano esser trovate aree di stoccaggio. Le terre alluvionali sono state classificate come “Rifiuti speciali non pericolosi aventi parametri di concentrazioni inquinanti inferiori ai valori soglia di contaminazione per i siti ad uso commerciale ed industriale” dunque smaltibile come si dice in gergo a tabella B e dunque come riempimento. Riempimento ad esempio utile per allargare la pista d’atterraggio della Fundra! Riempimento di progetti ovviamente a lunga scadenza seppur veicolati attraverso la protezione civile che si occupa dell’emergenza. Anche per l’escavo che dovrà farsi in porto, a questo punto, non ci sono speranze.
La protezione civile che sta ultimando i lavori che ci riporteranno alla quotidianità, mancano pochi metri da stombare sull’Ombrasco e Fasaniello e il completamento di via Mortito e di alcuni depositi come quello dello stabilimento Belliazzi di cui si sta occupando anche nel privato l’unità di emergenza. Lavori che non elimineranno per il rischio che viene da realtà idrogeologiche ed orografiche da metter in sicurezza. Ecco che comincia adesso l’opera di progettazione a lunga e media scadenza. Si inizia l’approntamento del piano di protezione civile  con piani di allertamento specifico. Già oggi l’esperto della regione ha effettuato una ricognizione che servirà all’istallazione del sistema Meteoidropluviometrico collegato con la centrale operativa della protezione civile che metterà in guardia i cittadini su eventuali rischi futuri. Sarà poi proposto un piano d’interventi da fare con relativi impegni di spesa che dovrà essere sottoposto a provincia, responsabile del Valloni e Regione. Con l’intervento degli esperti della Protezione Civile si riprenderanno vecchi progetti e vecchi finanziamenti per a far passare Casamicciola dalla fascia di rischio 1B a quella 1° l fine di trovare nuove risorse economiche derivabili da tutti i canali, enti, legati alla gestione dell’ambiente e del territorio. Sulla base di queste necessità e della realtà del paese emersa in questi giorni c’è l’urgente necessità di studiare il potenziamento delle fogne, quelle poche presenti con  l’integrazione dei parziali interventi già previsti dal comune. Questo per far si che le acque reflue del paese vengano convogliate dal monte sino a valle per evitare le tante immissioni che saturano il terreno con i molti esempi di via Mortito. Ma anche di via Ombrasco, Senigallia e via discorrendo: questo porterà ala necessaria regimentazione delle acque superficiali concausa di eventi disastrosi come il nostro. Regimentazioni in fogne inadeguate,  nonostante, ora il’Evi affidatario della manutenzione per conto del CISI citi il comune proprietario per danni da 1 milione di euro causa alluvione. Il progetto fogne potrebbe essere già seguito dal “Ciclo integrato delle Acque” che già opera in via Mortito in maniera celere unitamente ai rocciatori. Questi ultimi, nonostante i tanto ostacoli causati dalla presenza di opere di contenimento pregresse che hanno impedito la rapida messa in sicurezza, hanno terminato ieri il versante sinistro. Così vista l’ultimazione degli interventi di competenza dei Pompieri, si può già pensare ad installare chiodature e reti di contenimento del versante per far rientrare almeno le abitazioni alla sinistra. Per il caso via Mortito si attende dunque l’esito della relazione del geologo incaricato per questa prima parte di messa in sicurezza al resto si penserà in corso d’opera. Sul versante di Piazza Bagni resta poco da fare il sangalli è tornato libero alle foce oggi, le antiche terme Piro riemerse in tutto il loro splendore e da sopra dove ci sono ancora massi incuneati la cui staticità va verificata si comincerà a lavorare oggi con i Pompieri che rimuoveranno il materiali non sedimentati e pericolosi in caso di piogge. Sul Sinigallia anche la protezione civile ha un vecchio progetto che per il futuro potrebbe essere integrato e ripreso. A monte del Sinigallia la Provincia ha valutato opere da fare per al rimozione massi e frammentazioni per oltre 120 mq con un impegno di spesa di 850mila €. Alle Terme dell’immacolata invece e nel canale di Fasaniello lavorano ancora SAF per i massi pericolosi ed il disgaggio e pompieri che operano per liberare il canale per 150 metri circa, unitamente al Genio Civile, con la priorità di metter in sicurezza il tombato e le terme che lo sovrastano. Per questo la Provincia stessa sarà convocata per renderla edotta degli interventi di sua competenza da porre in essere in via cogente ed urgente in considerazione anche del fatto che la Provincia di Napoli ha finalmente pianificato gli interventi urgenti sul territorio di Casamicciola per un importo complessivo di circa 500 mila euro.  Acomunicarlo al sindaco il presidente Cesaro in persona. In particolare con questi fondi si metteranno in sicurezza i punti più critici degli alvei di cava Pozzillo, Fasaniello e Sinigallia, interessati dalla frana del 10 novembre scorso. Per il tratto a monte dell'alveo Sinigallia, la Provincia ha richiesto, proprio oggi, alla Regione Campania la somma di circa 1 milione e 20 mila euro. La realizzazione degli interventi sarà curata dalla Direzione monitoraggio e tutela delle acque della Provincia. La conferenza dei capigruppo ha fissato al primo punto all’ordine del giorno del consiglio provinciale del 26 novembre la discussione sul caso Casamicciola.Lentamente si torna ala normalità con tanti dubbi e molte speranze. Da domattina alle 6 entra in vigore una nuova ordinanza che regola il traffico a Casamicciola: preso atto che i lavori di pulizia sulla strada statale sono proseguiti celermente, il sindaco ha stabilito che anche i mezzi a due ruote potranno transitare a motore acceso. Resta la chiusura di piazza Bagni e via Pio Monte della Misericordia. Inoltre il sindaco ha aperto un conto corrente dedicato  all’” solidarietà per l’evento alluvionale del 10.11.2009 ” Il conto è IT93L0514239880138571072062. il sindaco e gli assessori comunali hanno già destinato le proprie indennità a favore del conto. I fondi raccolti attraverso il conto saranno utilizzati considerando le indicazioni che perverranno all’ente dai sacerdoti di concerto con l’assistente sociale. L’appuntamento a Napoli con La Bocetta e fissato per domenica appuntamento a chi vuol partecipare ore 9,30 al porto d’Ischia. mercoledì è poi previsto un incontro a Roma per sollecitare il riconoscimento dello stato di calamità.

L'Interrogazione della Carloni

"Il Governo consideri la necessità di riconoscere lo stato di calamità naturale per i comuni di Ischia interessati dal nubifragio e doti quindi le amministrazioni periferiche di uomini,mezzi e fondi, al fine di prevenire in modo energico ed esaustivo il pericolo ancora incombente su migliaia di cittadini, di Casamicciola e di tutta l'Isola". E' quanto chiede la senatrice del Pd Anna Maria Carloni in un'interrogazione al ministro Maroni presentata oggi. "Non è tollerabile - dichiara la senatrice Carloni - che , a dieci giorni dalla tragedia, il governo nazionale ancora non sia intervenuto e che, al contrario, abbia degradato il fenomeno ad un livello non compatibile con la dichiarazione di stato di calamità naturale mentre si contano centinaia di sfollati e milioni di danni". "L'effettiva realtà - scrive Carloni nel testo dell'interrogazione - si palesa drammatica in quanto la fase critica del disastro è tuttora presente ed è attenuata solo dall' assenza di precipitazioni. L'intero versante pedemontano ha un bosco castanile morente e l'evento ha smosso la consistenza litologica dei declivi collinari che presentano in alcuni punti enormi massi in bilico". Senza considerare, infine, che "il Comune di Casamicciola Terme è l'unico dell'Isola a confinare con i cinque comuni vicini e raccoglie per la sua orografia i reflui meteorici dei sette valloni dell'Isola (Sinigallia, Campomanno, Pozzillo, Ervaniello, Fontana, Leccio, Negroponte) che confluiscono nel centro del paese (Piazza dei Bagni Casamicciola T.) e che gran parte del territorio dell'Isola risulta a rischio frana con tipologia R3 - R4".

Ultimo aggiornamento Martedì 24 Novembre 2009 19:35