L’Acqua stagnante ed il tubo da mezzo pollice Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 05 Dicembre 2009 19:40

L’Acqua stagnante ed il tubo da mezzo pollice

Restano ancora pericolosi accumuli da rimuovere sul campo, vanghe alla mano.
Lo stratagemma messo in atto dagli esperti non ha funzionato la palude fangosa di via Pio Monte è ancora li. Un deposito molto pericoloso che andrebbe rimosso al più preso prima che qualche ignaro passante ci finisca dentro. Un tubo di plastica di circa mezzo pollice attaccato ad un asta rigida lanciata nell’acquitrino, e l’altra estremità gi in strada a sfruttare la contropendenza ed il principi della “capillarità”.

Questo il metodo che i “Soccorritori” avevano adottato per rimuovere lo stato di pericolo e l’acqua da un deposito alluvionale fangoso che aveva riempito per un’altezza di oltre due metri un terreno di oltre 100mq che in origine era sottoposto alla strada e che ora si trova allo stesso livello con il profondo e pericoloso accumulo di “fanghi mobili”. Evidentemente però lo stratagemma non ha funzionato. Forse si doveva prevedere il tappo fangoso al mezzo pollice? Fatto sta che l’acquitrino resta. Così dibattuto tra lo sconcerto e l’incredulità, in un frammisto di riso e pianto, con il dubbio che forse gli ignoranti in materia siamo noi evidenziamo che il problema, tubo da mezzo pollice o no, resta. Un deposito molto pericoloso che andrebbe rimosso al più preso prima che qualche ignaro passante, come alcune pedate hanno rilevato, pensi bene di accedere al fondo inconsapevole di poter sprofondare nella mela. E prima che l’acqua stagnate cominci a divenire terreno fertile per l’attecchimento di parassiti ed insetti, rendendo di fatto la zona insalubri e nociva all’uomo. Incredulo ed impotente anche il proprietario del fondo Giovan Giuseppe Di Massa che ci mostra la risposta alle sue richieste di aiuto e di intervento per rimuovere il pericolo: « da giorni ho chiesto che almeno la zona venga delimitata per evitare che qualcuno ci finisca dentro e solo l’altro ieri hanno messo questo tubo, sarà brevettato? Non lo so! Che di fatto non risolve nulla. Speriamo che qualcuno si decida a fare qualcosa». L’uomo che ha vissuto il dramma dell’alluvione e che vive a pochi passi dal terreno senza mezzi e competenze per poter provvedere da solo.

Ultimo aggiornamento Domenica 06 Dicembre 2009 08:53