Casamicciola: Seduta di basso profilo, ma di molta sostanza Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 09 Febbraio 2010 14:47

Casamicciola: Seduta di basso profilo, ma di molta sostanza

Venerdì civico consesso a Casamicciola Terme.
Pianificazioni e rintocchi su importanti questioni di interesse economico e commerciali. Pronti nuovi salassi e provvedimenti per i cittadini in “morosità” di pagamento Tra i temi di più cogente attualità, come gli abbattimenti, si è discusso dei servizi per l’elisuperficie, il passaggio da TOSAP a COSAP, sulle entrate comunali e le riscossioni rateali , i pagamenti dell’Ufficio Piano e le sale giochi.

Consiglio comunale di basso profilo, ma di molta sostanza a Casamicciola Terme, dove, registrando le solite assenze di stampo De Siano(evidentemente l’interessato voto per assunzioni e bilancio oramai è passato) non è mancata occasione per far si che i gruppo Lega-Casamicciola Futura, attaccasse la rimpastata maggioranza. Quest’ultima rea di fare i propri comodi, di pararsi il fondo schiena e di mandare, a tal fine, il paese e la gente allo sbaraglio ed in molti casi(vedi abbattimenti) in mezzo ad una strada. In una lunga e solita seduta, condita dal solito copione incastonato tra il sacro ed il faceto, si è votato il rinnovo del servizio in ambito di Elisuperficie alla Società “Marina di Casamicciola srl” sino a prossimo autunno. Rilevata sempre dall’opposizione qualche vizio di forma nella procedura che si impernierebbe su di una sostanziale “truffa”. A detta dell’opposizione che ha avuto in Cioffi il suo portavoce, il comune pagherebbe per dei servizi che in realtà sono già pagati dalla Regione e dal 118 che sostanzialmente effettua partenze ed arrivi presso la struttura della Fundera, versando per questo dei canoni. Ovvia la levata di scudi della maggioranza che ritiene limpida e trasparente la procedura di affidamento. Un ulteriore rischio, una mattonella che si andrebbe ad incasellare nel già martoriato sistema delle partecipate. Società messe su a suon di voti ed assunzioni pilotate che il prossimo 17 febbraio rischiano il cappotto con la causa intentata dagli operai non riassunti dell’AMCa che hanno serie probabilità di vedere accolte le loro istanze a danno del Municipio. A ciò il sindaco D’Ambrosio ha tentato, nei giorni scorsi un ultimo disperato tentativo di accordo, proponendo la riassunzione degli opponenti in seno alla partecipata per evitare ulteriori e più sostanziose perdite. È passato anche il passaggio dalla TOSAP alla COSAP che prevede tra l’altro l’abbassamento dei canoni dovuti per l’occupazione del suolo pubblico e l’innalzamento dei canoni per tabelle e cartelloni pubblicitari. Stessa sorte per le modifiche al regolamento generale per le entrate comunali. Si è approvato in primis una modifica al regolamento che consente il pagamento delle insolvenze a carico dei cittadini in forma rateale. Presentando relativa istanza e previo accoglimento l’utente debitore potrà pagare in 36 comode rate. Un iniziativa tesa ad accogliere in parte le istanze degli imprenditori e dei cittadini provati dall’attuale momento di crisi e dagli eventi dello scorso novembre, ma anche volta ad agevolare chi pur volendo saldare i propri debiti non ha allo stato tutte le risorse necessarie disponibili. Si tratta di previsoni e “calcoli” su entrate che visto il buco le difficoltà di cassa, stanno ponendo il municipio casamicciolese dinanzi ad un bivio. Infatti, viste le problematiche connesse al capzione delle somme dovute dai privati e soprattutto da attività commerciali ed alberghi relative, ad esempio, alla “Spazzatura”, c’è l’incertezza da parte dell’Ente se procedere al pignoramento diretto dei beni, certo più celere e remunerativo o alla richiesta di ulteriori prestazioni all’Equitalia che si incaricherebbe previa percentuale sugli introiti, di esigere le somme accollate all’utenza. Ovviamente il dilemma resta e pende sulle tasche dei contribuenti e cittadini “inermi”. Un dilemma ed un spada di Damocle che pende su tanti, ma non su tutti e fatti salvi i notabili di turno, taluni ex sindaci e parenti di consulenti al contenzioso che pure hanno sentenze passate in giudicato che prevedono il pagamento di ingenti somme. Somme che la magistratura ha sentenziato dovute al comune. Queste pratiche chissà in che maniera e come saranno trattate? Sulla base dello stesso dilemma? Per l’opposizione leghista sicuramente si tratterà di fare alla stessa maniera delle demolizioni: « Si sono affrettati a stipulare i mutui per le demolizioni- ha dichiarato Cioffi in sede di Civico Consesso- ci sono forti responsabilità sul dramma della Famiglia Impagliazzo e di tutti quanti sono finiti nella lista degli abbattimenti perché si è corsi ad accendere i mutui, invece di rifiutarsi ed andare a testa alla difesa della povera gente. Perché non ritiriamo le richieste di muto? Chiedo formalmente al Sindaco di impedire che si acceda ai prossimi fondi per le demolizioni! Magari accelerando le procedure per l’ipotesi di delibera anti mutuo per abbattimenti prevista da Gino Di Meglio, oppure andando oltre, rifiutandosi di proseguire con le demolizioni- ha aggiunto Cioffi in esclusiva per IL Golfo». Dopo l’importantissima parentesi sulle case di prima necessità si è discusso sull’approvazione del Verbale di Coordinamento Istituzionale dell’Ambito N03 dove spicca l’autorizzazione al pagamento delle prestazioni dell’assistente sociale Andrea Sirabella, con parentele illustri che non hanno disdegnato il voto, a questo si è assunto in ogni dove tutta la famiglia tra fratello, figlia, cugini ed affini, manca solo il cane bontà loro! Ed in ultimo ma non per ultimo si è deciso con l’approvazione del “Regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale giochi”. Una sola sala giochi sarà possibile aprire in ogni 5000mila abitanti, e dunque viste le attuali presenze, in tutto il paese. L’esistenza di ben cinque sale blocca, di fatto, ulteriori aperture.
Si torna a pianificare, a progettare volani di sviluppo e vie di fuga al baratro del dissesto tentando di trovare un equilibrio. Questo accade ora, in un paese sommerso dai problemi, invaso da fango e con il  dramma grave di gente onesta e lavoratrice che rischia di perdere tutto. Come chi, di fatto ha pagato per tutti, soprattutto ha pagato l’inerzia delle istituzioni e i ghirigori sterili di chi è lontano anni luce dai problemi del paese e si diletta a far l’amministratore ad esclusivo e personale uso e consumo. Fatta salve le dovute eccezioni ,la disamministrazione è la regola, ma non da ora, da anni, solo che il conto di decenni è stato servito adesso e nessuno vuole ammettere di averci sgauzzato !

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Dicembre 2012 18:54