TENTA L’ASSEDIO DEL MUNICIPIO CHIEDENDO GIUSTIZIA Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 02 Settembre 2005 18:52

Allontanato dalle forze dell’ordine nessun esponente dell’amministrazione ha risposto alle richieste d’intervento
A scatenare la reazione del commerciante, l’ennesima repressione ed inibizione alla vendita perpetrata ai suoi danni nella serata di giovedì a Casamicciola, proprio mentre era in atto la vendita della paranza. Esasperato dall’atteggiamento delle autorità che a suo dire non tengono conto della parola data, ne tanto meno si dimostrano giusti ed imparziali, l’estremo tentativo di conquistare con la forza il diritto al lavoro. A nulla è valsa però il suo tentativo a quanto pare oltre alla delibera fresca di consiglio approvato lo scorso lunedì a vietare la vendita ambulante sul territorio cittadino ci sarebbe una apposita ordinanza del sindaco diretta esplicitamente all’indirizzo del di cui commercio. Toscano lascia la sede comunale del Museo civico Bellavista deciso a non demordere.

Più di un’ora e mezza di blocco passando dal posteggio Ancora sino alla sede municipale di Casamicciola Terme, in prima serata nell’ora di punta, poco dopo le 19.00. Pasquale Toscano, il venditore ambulante “Do per e do muss’” viene colpito dall’ennesima incursione di controllo ad opera delle forze dell’ordine, una vera e propria manovra di forza tesa a vietarne l’attività. Vigili e Carabinieri con tanto di volante della stazione centrale di Ischia, minuziosamente setacciano i permessi, le autorizzazioni e la licenza dell’uomo, per poi alla fine constatare e comunicare il dato di fatto. La vendita è vietata non per la irregolarità dello stato di ambulante bensì per diretto volere del primo cittadino che con apposita ordinanza da lui firmata vieta la di cui attività. Dunque non ancora affissa all’albo pretorio e pertanto non ancora entrata in vigore la delibera di consiglio comunale che modificando l’art. 22 del regolamento comunale vieta la vendita itinerante degli ambulanti al difuori dell’area mercatale e d in occasione di specifiche manifestazioni, la persecuzione e l’azione nei confronti del commerciante Toscano si base su ben altro presupposto ecco dunque l’omesso allontanamento dell’altro venditore operante a pochi metri da quest’ultimo. A questo punto non avendo altri mezzi il lavoratore vessato e fortemente danneggiato soprattutto in virtù della deteriorabilità del prodotto torna all’assedio della sede comunale, occupa l’accesso del Museo Civico di “ Palazzo Bellavista” con tanto di sediolina pieghevole nell’attesa che le autorità lo ricevano e diano conto del suo stato e del perché gli venga negata con tanta forza la possibilità di lavorare. Anche se in realtà un idea già si ha ed è più volte stata esternata dallo stesso senza mezzi termini. Pochi minuti di subbuglio, polemiche e colpi di scena, hanno però portato alla resa ed all’allontanamento dell’uomo visto che nessun governante ha osato l’intervento o il m8inimo accenno di udienza. L’uomo, però non accetta consigli e non sente ragioni, attende una risposta definitiva dai governanti, chiedendo che la parola data e le promesse elettorali vengano mantenute. E promette sicura battaglia in tutte le sedi. Chiedendo giustizia.Esasperato dalla sua condizione di lavoratore precario, perseguitato e bandito dai punti vendita per il commercio ambulante su suolo pubblico di maggior afflusso del territorio cittadino, da nuovamente corpo alla sua oramai annosa protesta, vanamente eppur mai domo. E rivolge le sue accuse e le sue richieste alle autorità comunali che non acconsentono al rilascio della promessa autorizzazione alla vendita del suo prodotto, unico nel genere sull’isola d’Ischia, in zone del territorio casamicciolese diverse dall’area mercatale. «E poi perché solo nei miei confronti vengono operati cosi minuziosi e capillari controlli mentre altri commercianti di ben altro rango sono stati colpiti sin anche dai provvedimenti posti in essere da altre autorità che hanno rilevato la commercializzazione di prodotti alimentari diversi da quelli consentiti dalla regolare licenza in loro possesso vedi ad esempio operatori su lido», commenta il Toscano. Eppure il regolamento è stato fatto e l’impossibilità pare sussistere giuridicamente per volontà amministrativa dunque! Eppure è stato l’ennesimo atto repressivo ed inibitorio alla vendita nel tratto del piazzale Ancora nella serata di giovedì, mentre invece operava sullo stesso spiazzo, indisturbato, il venditore di pescato a scatenare l’estremo e reiterato gesto del commerciante, che nel trattamento del suo caso rileva palesi disparità e sperequazione a fronte di una vicenda che lui ritiene privata e non, dovuta alla Particolarità del settore in cui lo stesso Toscano opera. Si sta per innescare allora una guerra tra poveri, con la reciproca caccia alle streghe e con tanto effetto valanga dove tutti controllano tutti, che di certo non porterà a nulla di buono, arenili docet e per il futuro certo non c’è da sperare nulla di buono se c’è da temere chi si svegli al mattino e decide di vietare questa o quella attività, servendosi delle autonomie concesse e a questo non ponendo limite, sicuro dell’inerzia della controparte. Pensate se domani, con tanto di strumento legislativo, ovviamente impugnabile, l’amministrazione si svegliasse e decidesse di vietare o limitare le attività commerciali della frutta ad esempio o di prelevare tutte le vetture in sosta mettiamo nel parcheggio Anas? Provate ad immaginare… certo per i poveri soggetti colpiti dal provvedimento non sarebbe una bella sensazione, eppure potrebbe accadere! E di questo passo, la prospettiva non pare essere troppo improbabile.
Pasquale ha, comunque, fatto incursione nella sede vanamente, o forse non proprio. Si è allontanato scortato da Polizia Municipale e Carabinieri, promettendo però che non basta questo per costringerlo alla resa.