COMMERCIANTI IN PROTESTA CONTRO LA CHIUSURA DELLA STATALE 270 Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 25 Ottobre 2005 19:37

Violenti polemiche contrasti con gli operai e gli amministratori hanno portato nella mattinata di ieri alla sospensione dei lavori appena iniziati.
Intanto giungendo ad un nulla di fatto gli operatori ed i residenti della zona uniti occupano il municipio pretendendo l’incontro con il primo cittadino.

Polemiche e malumori all’avvio dei lavori sulla ex statale 270, tra residenti e commercianti della zona che a gran voce protestano contro la chiusura della vitale arteria che serve i popolosi rioni e le tante attività che insistono nell’area e questo senza un serio piano di sviluppo e la individuazione di aree idonee per la sosta dei veicoli, almeno dei soggetti residenti, senza contare che indifferente sembra essere passata la questione del distributore Erg che con la pedonalizzazione dell’area resterà completamente tagliato fuori.
Sembrava quasi una scena tratta dal film “Amici Miei” quella che nel giorno di inizio settimana si è presenta davanti agli occhi di commercianti e residenti della zona antistante il lungomare porto della cittadina termale, questo quando una squadra di operai e tecnici sotto il vigile controllo della Polizia Municipale dopo aver provveduto ad interdire l’inera area con tanto di picchetto si sono messi all’opera per dare inizio alla fase conclusiva della variante viaria che collega i due bracci dell’approdo turistico.
Sono da poco passate le otto del mattino il rumore delle saracinesche era ancora nell’aria quando si sono avute le prime avvisaglie di quello che sarebbe successo di lì a poco. Infatti mentre il traffico stradale veniva convogliato nella sottostante arteria da qualche anno realizzata e denominata Via “Monte della Misericordia” con qualche difficoltà a causa delle fermate dei Bus SEPSA, sia perché non parallele alla traccia stradale, sia perché a quell’ora essi sono particolarmente affollati per la presenza dei molti studenti che si recano a scuola, alcuni dipendenti della ditta “Verde” con l’ausilio di pala meccanica e martelli a compressione iniziavano i lavori di rifacimento del marciapiede, dopo che lo stesso era stato divelto nella realizzazione del primo lotto lavori e che al suo posto secondo indiscrezioni si sarebbe dovuta realizzare una fioriera di più modeste dimensioni, per poter far sì che nell’area si sarebbero recuperate zone di sosta per consentire lo svolgimento delle attività commerciali delle varie categorie presenti sia sul fronte strada che fuori e dentro i rioni di sopra e di basso, nonché l’affollato plesso scolastico San Severino con il relativo andirivieni di auto alunni, genitori ed utenti.
Di qui quasi all’unisono la decisione dei vari titolari aziendali di intervenire in maniera massiccia nel tentativo di far sospendere i lavori da poco iniziati.
A questo punto mentre un gruppo di dimostranti provvedeva ad ostruire i mezzi meccanici, altri si riunivano e cercavano di organizzare una strategia comune per ampliare le indagini articolate su due punti di primaria importanza, uno conoscere una volta per tutte il reale intervento da eseguirsi, nonché, le relative soluzioni viarie a seconde delle varie esigenze su tutta l’intera area e l’altro i tempi presumibili di realizzazione, tutto ciò anche in considerazione del fatto che l’intero intervento in fase di realizzazione, è soggetto oltre che alle normative urbanistiche in materia di enti locali, anche e soprattutto ai vicoli che gravano su di essa, sotto l’egida tutela dalla Soprintendenza dei Beni paesaggistici e culturali, di cui il titolare d’ufficio e il rappresentante di zona pare non abbiano dato ancora alcuna risposta in merito alle varie interpellanze consiliari che i rappresentanti di opposizione in seno al pubblico consenso da tempo hanno sottoposto. Il dato sconcertante che però ha fatto sì che la protesta in atto non terminasse neanche dopo i tentativi di conciliazione da parte di autorevoli assessori e rappresentanti del gruppo di maggioranza nell’amministrazione cittadina, tanto da far richiedere l’intervento della forza pubblica e dei tutori dell’ordine con un presidio fisso degli agenti della locale stazione dei Carabinieri, è per poi avere una volta per tutte una chiara definizione dell’intera vicenda da parte degli organi tecnici ed amministrativi responsabili. Intanto i lavori per l’intera mattinata sono stati bloccati dai dimostranti mentre gli uomini al Comando del maresciallo Tamburino hanno provveduto a presidiare le estremità dell’intero arco viario onde evitare che la manifestazione degenerasse. Di qui indiscrezioni trapelate da fonti ufficiali… molto vicino al governo cittadino, la decisione del Sindaco Ferrandino di convocare una riunione da tenersi a breve con la partecipazione del personale tecnico e amministrativo da una parte ed i rappresentanti di categoria e cittadini dall’altra. Una sorta di tavolo tecnico dunque, il quale si dovrà mettere al lavoro in modo da verificare se ci sono i margini per poter trovare una soluzione che possa dare una risposta soddisfacente alle esigenze delle tante attività commerciali nell’intera area, non sottovalutando la circostanza che in essa è presente il distributore di benzina che mal si coniuga ad una nuova e diversa distribuzione del traffico e della viabilità cittadina e dell’intera isola visto che nella cittadina termale non esistono percorsi alternativi alla SS27O che possono collegare dopo lo sbarco nel secondo scalo portuale isolano i diversi centri municipali. Senza contare che già dal primo giorno ingorghi, lunghe file e traffico bloccato sono stati la croce e ed il tormento degli agenti della polizia municipale addetti alla direzione dei veicoli in transito. Intanto essendosi l’intera vicenda conclusasi con un momentaneo nulla di fatto e con la certezza che la strada saddà fare, trepidazioni e speranza sugli esiti dell’incontro tenutosi in municipio poco dopo le 19.00 di ieri.