LA CITTADINA TERMALE SI AGGIUDICA IL DEPURATORE DI LACCO AMENO Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 02 Febbraio 2006 12:32

Certo i fatti risalgono a qualche mese fa e per il momento non sembrano aver prodotto nessun riscontro attuativo in senso pratico, eppure non possono non destare perplessità, stupore e soprattutto curiosità.

Il primo cittadino Casamicciolese che da anni seguendo il principio della sacralità territoriale e del buon campanilismo, almeno stando a ciò che appare, per anni si è scontrato con le altre municipalità sostenendo il principio che “ Casamicciola non poteva e non doveva essere la pattumiera dell’isola” e dunque era ingiusto pensare di sobbarcarle tutto il peso del trasporto marittimo dei rifiuti ed in relazione dei mezzi pesanti incaricati del conferimento a discarica. Evidentemente però il problema non sussiste se si tratta di trasformare Casmicciola in una cloaca collettiva. È d’uopo sottolineare che questo è almeno ciò che appare visto che per il momento, seguendo sempre la logica del campanilismo perseguito sin’ora, non è dato, a noi profani limitati d’intelletto, capire perché il sindaco di Casamicciola Terme abbia chiesto, ed ottenuto con parere unanime rilasciato alla chetichella, ovviamente, la concessione ad impiantare il Depuratore del Comune di Lacco Ameno, attualmente allestito dinanzi al piccolo porticciolo, nei territorio, udite, udite, della cittadina termale. E vabbè! Dove “kaka” uno “kakano tutti”. Al di là d’ogni personale giudizio ciò che nella seduta di consiglio comunale lacchese fa inarcare il ciglio è l’insolita proposta inerente la delocalizzazione dell’impianto di depurazione comunale. Proposta indirizzata e accolta sulla scorta della nota prot. 14946 del 30.11.2005 a firma proprio del sindaco Giuseppe Ferrandino, con la quale quest’ultimo prospetta lo spostamento dell’area di sedime del progettato impianto attualmente destinato nell’area del giardino pensile poco distante dal “Capitello”. Il sindaco De Siano invitando a fare proprio quanto rappresentato sottolinea quanto la diversa allocazione paventata dell’impianto è più funzionale allo sviluppo tecnico economico della collettività. Anche per i consiglieri di minoranza Silvio Aniello e Trani Antonio il depuratore deve essere realizzato alla periferia tra Casamicciola T. e Lacco A., perché in quella zona c’è impatto ambientale zero ed è una soluzione più confacente alle esigenze sociali ed ambientali.
Per quanto scritto, il sindaco della cittadina termale proponeva, nell’ottica di una funzionale collaborazione tra gli Enti interessati dall’intervento, una soluzione atta a soddisfare i reciproci interessi pubblici mediante una delocalizzazione dell’area di sedime del progettato impianto lacchese redatto dall’Ing. Barracaracciolo nel 1960. La proposta allora è di allocare il nuovo impianto nel sottosuolo ove è attualmente situato l’eliporto, strada SS270, al confine dei Comuni interessati.
La delocalizzazione sì come proposta, previa idonea protezione dell’intera struttura, determinerebbe in primo luogo l’ampliamento delle struttura portuale del comune all’ombra del Fungo, posto che stando all’originario progetto il depuratore andrebbe allocato proprio sull’area di sedime ove dovrebbe sorgere l’ampliamento del porto turistico ed in secondo luogo, cosa non certo di poco conto, porterebbe all’ampliamente dell’area di sedime dell’eliporto stesso, consentendo l’atterraggio e la sosta di un numero maggiore di velivoli.
Ma in tutto questo la spiaggia sottostante che fine farà? E le concessioni demaniali Enel per il cavidotto sottomarino come si porranno in termini d’interferenze reciproche, sarà l’Enel disposta a cedere? O meglio sarà mai avvertita di quanto sta per accadere? Chissà! Intanto per i quadri dirigenziali, la realizzazione dell’impianto di depurazione configura un intervento funzionale alle esigenze proprie della comunità e strumentale all’erogazione di un servizio pubblico irrinunciabile.
In più risponde alla necessità di potenziamento ed adeguamento dei servizi e delle strutture serventi la collettività locale dei due comuni. Lo spostamento consentirebbe, così, di evitare ad una zona centrale quale il Capitello di subire eventuali effetti negativi prodotto dal sistema, quali fanghi di risulta per gli sversamenti di liquami. Senza contare l’incompatibilità attuale tra l’impianto in questione e le esigenze di sviluppo delle prospettive portuali della comunità lacchese. In ragione della natura delle opere, evitare che si installino in pieno bacino portuale comporterebbe indiscussi vantaggi per lo sviluppo ricettivo del porto turistico che non sarebbe più bloccato dalla presenza dello stesso e della sua funzionalità.
“Scaricandolo”, nel vero senso della parola, a Casamicciola l’operazione porterebbe a non privare la collettività di tale irrinunciabile servizio pubblico contestualmente all’allargamento del molo e degli effetti commerciali annessi e connessi. Sotto diverso profilo va evidenziato che localizzando l’apparato nel sottosuolo ove insiste l’eliporto alla periferia dei due comuni, minimizza l’impatto ambientale posto che per la realizzazione dello stesso verrebbe utilizzato in parte l’involucro costituito dalla già esistente piattaforma per l’atterraggio dei velivoli.
La scelta determina di fatto l’ampliamento della pista di atterraggio con la possibilità di far sostare un numero maggiore di mezzi aerei con evidenti vantaggi in termini di efficienza per il servizio di soccorso aereo, di sicurezza per lo scalo dell’eliporto, nonché in termini d’immagine turistica dell’intera isola d’Ischia. È indubbia la maggiore protezione del centro abitato da rumori ed odori molesti per un progetto senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione statale e per quella comunale.
Pochi dubbi restano fugati : i due depuratori comunali di Lacco e Casamicciola già esistenti che fine faranno? E se il depuratore del primo non può stare per ragioni d’inquinamento, fanghi residui, odori ed inquinamento, vanti al porto quale congegno mentale stabilisce che può stare sotto l’eliporto tra le uniche due spiagge che asservono il litorale? Quali le previsioni in relazioni agli scarichi in mare con i vari emissari, le correnti e l’interazione con la diga foranea del porto di Casamicciola che porterebbe questi stessi “prodotti” che si vuole allontanare dal centro di Lacco in pieno centro a Casamicciola?
Ai posteri e ai posteriori l’ardua sentenza!