VIRILI ALTERCHI SUL MOLO TURISTICO Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 08 Luglio 2006 16:14

Oggetto del contendere una imbarcazione da diporto giunta nello scalo e vittima di un’orami usuale confusione nella richiesta di ormeggio. Infatti la barca in questione avrebbe dapprima prenotato presso “La Marina di Casamicciola” su raccomandazione della Luise di Napoli e poi, seguendo le indicazioni delle Pagine Azzurre ha richiesto l’attracco sul canale 9 VHF della Cala Aragonesi, però.

Da qui il parapiglia a sfondo intimo degno dei migliori “tassisti” tra i due rappresentanti delle società per contendersi il cliente. Vani i tentativi di avvertire l’equipaggio per sottolineare il fraintendimento. Gli operatori della partecipata casamicciolese non sono riusciti a far decifrare proprio del tutto l’accento locale agli inglesi di bordo e di li alla caduta di stile il passo è stato breve.

È per fortuna che sono sempre i tassisti a portare la bandiera! “Professionalità competenza e senso dell’accoglienza sul porto di Casamicciola”, invece, sono il biglietto da vista. E dove, una apparente calmo pomeriggio di Luglio sembrava dover presagire ad un altrettanto languido serale, quando invece, ad interrompere la noia il succulento per i più, ma se volete avvilente limite di un siparietto a base di “Virili alterchi sul molo turistico”. Protagonisti due noti esponenti delle società operanti sui pontili galleggianti del secondo scalo isolano. Uno al vertice della dirigenza di “Marina di Casamicciola”, l’altro operatore della “ Cala degli Aragonesi”.
Oggetto del contendere una imbarcazione da diporto giunta nello scalo e vittima di un’orami usuale confusione nella richiesta di ormeggio. Infatti la barca in questione avrebbe dapprima prenotato presso “La Marina di Casamicciola” su raccomandazione della Luise di Napoli e poi, seguendo le indicazioni delle Pagine Azzurre ha richiesto l’attracco sul canale 9 VHF della Cala Aragonesi, però.
Da qui il parapiglia a sfondo intimo degno dei migliori “tassisti” tra i due rappresentanti delle società per contendersi il cliente. Vani erano stati infatti fino a quel momento i tentativi di avvertire l’equipaggio per sottolineare il fraintendimento di rotta e società. Gli operatori della partecipata casamicciolese non sono riusciti a far decifrare proprio del tutto l’accento locale agli inglesi di bordo e di li alla caduta di stile il passo è stato breve.
Ad aprire il sipario sulla scena di malcostume come solito negli ultimi tempi
L’avvistamento dell’imbarcazione, imbarcazione che quasi giunta nel porto chiama terra sulle frequenze indicate dagli almanacchi marittimi al fine di poter attraccare. Da terra rispondono ed in lingua dialogano con il potenziale ospite, dall’altra bitta altro operatore portuale si vede invece sfuggire il certo cliente, già prenotato e raccomandato all’alloggio da nota società partenopea. Inutile il tentativo di correre ai ripari, da bordo l’equipaggio “don’t speack italian” e così, seguendo le inglesi istruzioni del dirigente Cala degli Argaonesi, fa per gettare le cime negli spazi acquei di competenza. Ma prima che ciò fosse possibile, altro esponente di vertice della Marina di Casamicciola, scende in banchina per inveire e “chiaitarsi” il cliente. Inutili, almeno stando alle dichiarazioni di alcuni testimoni, i tentativi di scongiurare la magra figura, mostrando astio acredini, e scambi di battute in pubblico (ogni eufemismo è puramente ricercato), da parte dell’ormeggiatore di Marina di Casamicciola. A nulla è servito l’invito di quest’ultimo a sistemare prima la barca e poi dipanare con calma la matassa, forse l’acqua è poca e la papera non galleggia, ed insomma si è giunti a mille ed una notte con la barca ancora in mezzo al mare e con gli animi alle stelle, tanto che dal lavoro si è toccato il fondo con uno scambio di vedute che è alternato tra gli inviti ad imparare la lingua ed il mestiere, alle dritte sulla mascolinità e la virilità per finire, pare, alle indicazioni sulle agenzie d’investigazione ed i controlli anticorna. Insomma di tutto e di più su vicende e fatti e personaggi dipanati dinanzi a chi alla fine voleva una bitta ed ha trovato un “burdello”. Conclusione dello scambio nostrano di vedute nessuno risvolto semplicemente come doveva essere senza tutto il resto lo spostamento negli spazi della “Marina”. Certo uno scorcio quello portuale terreno fertile per le tragicomiche, infatti già nella mattinata di ieri si era assistito alla “caccia al gommone solitario”, dopo che un operatore, sempre della partecipata comunale, e con una non ben definita parentela con sindaco e vicesindaco, prima accompagna in gommone un sommozzatore al controllo e sistemazione delle catenarie nella nuova zona in concessione (ex pescherecci) e poi si allontana su altro gommone lasciando da solo il sommozzatore ed il primo gommone in moto e senza ormeggi. Morale della favola il gommone ha cominciato a viaggiare da solo, mentre da terra in divisa e da mare in abiti anfibi si recitava tutto il calendario per tentare di recuperarlo, dopo che su canale 8 VHF il direttore Staiano avvertiva del natante in fuga.

Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Dicembre 2008 16:17