Forio: Trenta famiglie impossibilitate a raggiungere la propria abitazione Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Sabato 24 Gennaio 2009 15:23

Forio: Trenta famiglie impossibilitate a raggiungere la propria abitazione

Le copiose piogge di questi giorni hanno di fatto aggravato una situazione di per se già grave
Sono anni che i lavori presso il cimitero di Panza sono fermi e la situazione peggiora sempre di più. Si sono allargate notevolmente le crepe presenti nel muraglione di contenimento e presto potrebbe abbattersi sul viottolo dove transitano vecchi e bambini. Gli uomini del Tenente Colonello Russo prontamente intervenuti dopo essere stati chiamati dagli abitanti inferociti, non possono far altro che abbattere la recinzione del cantiere del Cimitero, dove i lavori sono fermi da mesi, e invitare gli abitanti a passare accanto ai loculi in costruzione per raggiungere le proprie abitazioni.

Roba davvero da terzo mondo altro che paese votato al turismo, l’ennesimo caso di un lavoro pubblico appaltato consegnato e che non si riesce a capire quanto sarà terminato, nonostante che sul cartello a lettere cubitali si legge che i lavori dovevano terminare entro 500 giorni. Altro che 500 giorni ci dicono gli abitanti che ci hanno atteso alle intemperie dopo essersi stancati di aspettare un intervento da parte degli organi pubblici. Quasi preso a mazzate il delegato alle problematiche di Panza Antonio Spataro che per primo si è portato sul posto; gli abitanti della zona si sono stancati di essere presi in giro, e di persone che si dimostrano buone solo a sdrammatizzare e a non far nulla per risolvere l’annoso problema. Si perché questo problema sono anni che esiste e già una famiglia dopo che la sua abitazione nell’inverno scorso, proprio a causa dei lavori pubblici fatti male, si è letteralmente spaccata i due ha dovuto lasciare la sua abitazione e non ci ha potuto fare più ritorno. Adesso ad essere interessati dall’ennesima emergenza sono oltre 100 persone tra cui una ventina di ragazzini che devono frequentare la scuola dell’obbligo, che non lo potranno fare più; una decina di persone anziane e mamme che devono portare le borse della spesa attraverso un vero e proprio percorso di guerra. Quanto siamo giunti in zona abbiamo trovato ad attenderci una trentina di persone che incuranti del freddo gelido e del vento sono rimasti in quella posizione fin dal primo pomeriggio. Numerose le telefonate fatte agli organi istituzionali, fra cui i Vigili del Fuoco che nonostante le ripetute chiamate telefoniche non si sono portati in zona rispondendo che non era compito loro e che ci si doveva rivolgere alle altre forze dell’ordine che poi avrebbero provveduto, se necessario a chiedere il loro intervento. Verso le ore 16.30 si portava in zona anche il cap. Ciro Saviano responsabile, tra gli altri numerosi incarichi, anche del servizio di Protezione Civile che accompagnato da altri uomini del Ten. Colonello Russo non trovava di meglio da fare che suggerire agli abitanti della zona, di non  passare per la strada con la quale raggiungevano le loro abitazioni, ma di passare attraverso il cantiere sotto al porticato dove si stanno costruendo i nuovi Loculi. Probabilmente il responsabile del servizio di Protezione Civile non si è reso conto che alla fine del porticato per rimmettersi sulla strada comunale, gli abitanti della zona devono percorrere una discesa ripidissima e molto pericolosa per le persone normodotate, figuratevi per i bambini e per le persone anziane. Certo la situazione è gravissima e anche le persone incompetenti si possono facilmente rendere conto che la soluzione suggerita solo a voce è peggiore del male. Infatti se il muraglione costruito nemmeno un anno fa mostra chiari segni di cedimento e quindi rende insicura la sottostante stradina che da un momento all’altro può scomparire sotto le macerie del muraglione, attraversare un cantiere con lavori in corso, per lo più sospesi da mesi e mesi, attraversare quel pendio scosceso è altrettanto pericolosissimo. Intanto gli abitanti della zona si sono dati appuntamento per domani mattina per continuare la protesta e sono intenzionati questa volta a chiedere l’intervento di tutte le forze dell’ordine e degli organi giudiziari. Si non davvero stancate le famiglie Zabatta, Federico, Castagna, Di Scala, Maniero e le altre di essere prese in giro: è troppo tempo che stanno aspettando che terminino i lavori al Cimitero e che venga sistemato e messo in sicurezza tutto il perimetro esterno al Cimitero. Nelle prossime edizioni seguiremo gli sviluppi della grave situazione venutasi a creare, soprattutto a causa di lavori pubblici fatti senza il rispetto di nessuna norma di sicurezza.

Ultimo aggiornamento Sabato 25 Agosto 2012 20:11