Forio: Ricostruzione Storica
Carmine Castaldi Ex Responsabile PDUP Isola d’ Ischia Ricostruzione storica Francesco Calise e la sua Forio di 50 anni fa. Lettera aperta al Sig. Sindaco del Comune di Forio Egr. Sig. Sindaco, giova rammentare, per una conoscenza della nostra storia e radici,, che negli anni 50, epoca di estrema miseria, l’allora Sindaco di Forio, Avv. Vincenzo Mazzella e la sua semplice ed esemplare Amministrazione, attraverso i “cantieri scuola”, realizzarono importanti valide opere, tra le quali ricordo:
rimboschimento ed opere stradali e murarie a secco ai “Frasitelli”’rifacimento dello storico monumentale cimitero di Forio, muraglione a sostegno di via Giovanni Mazzella, strada “Capercia-Caruso-MezzaTorre”, oggi Via Francesco Calise. Un, ulteriore, ricordo va indirizzato ai tanti lavoratori ed intellettuali che, ed ognuno per quanto di propria competenza, seppero dare il meglio di sé per contribuire al rilancio del paese mortificato negli anni bui della guerra e del dopo guerra. In particolare: al sommo scultore Aniello Regine detto “Anie’ e Cint” per la sua preziosa opera ai “Frasitelli”; all’onesto Vigile Urbano - grandissimo Mastro Salvatore Ambrosino , detto “Ciccilauon’; all’insigne arch. Zollingher (progettista del cimitero e del muraglione di via G. Mazzella). Nel predetto, alto contesto lavorativo, alle ore 11 del 10 maggio 1954 “ un pesante masso di trachite “ - tipico della località Punta Caruso in Forio - travolse ed inesorabilmente stroncò la vita del quarantaquattrenne, valente manovale Francesco Calise, nato a Forio il 12 ottobre del 1910. L’indescrivibile incidente va imputato al sacrificio ed all’abnegazione dei tanti che per portare un pezzo di pane a casa si avventuravano nella inumana e pesante fatica di chi ha il compito di lavorare in zone impervie, senza ausilio di mezzi meccanici, nell’illusoria certezza di una sicurezza inesistente. Le prime trasformazione politiche revisionistiche ampiamente discusse in tutte le cellule e sezioni Pci, tra le altre, a Forio vide la determinazione, distanza, di diversi iscritti, i quali autonomamente diedero continuazione nell’apertura del Circolo Operaio Culturale “Antonio Gramsci “ ubicato in via G. Castellaccio, cantone via “Mastro Gaetano”che mi ebbe come coordinatore. Successiuvamente, l’esigenza elettorale (1975) determinò il passaggio nel PDUP, con apertura della sezione in Via Monterone. Come coordinatore, unitamente all’indiscusso lavoro degli altri compagni, tra le diverse rivendicazioni, propose all’amministrazione Colella di voler prendere in esame le significative opere svolte dagli operari di Forio negli 50 e nella circostanza intitolare la Strada “Capercia –Caruso - Mezza Torre “ al manovale Francesco Calise che ivi perse la vita nel tragico, fatale incidente di cui sopra. La richiesta fu presa in seria considerazione ed attentamente istruita dal Consigliere Comunale dott. Davide Castagliuolo, il quale si adoperò nella stesura della opportuna delibera che, in un’apposita seduta consiliare, fu ampiamente discussa e sostenuta; tra i tanti intervenuti ricordo l’impegno delle opposizioni attraverso le parole dell’avv. Giovanni D’Ambra, del dott. Vittorio Recaldini e del prof. Nicola Lamonica . Al termine fu votata all’unanimità dai presenti, n. 20 su 20. ( vedasi delibera C.C. del Comune di Forio n. 46 del 12.4.77). Oggi, egr. Sindaco, a distanza di oltre trent’anni, nell’ultimo recente Consiglio Comunale hai voluto annullare, anche se parzialmente, detto atto deliberativo allora espresso all’unanimità a favore dell’operaio Francesco Calise; e con esso hai calpestato una parte significativa della storia foriana. Il sottoscritto, forte della particolare motivazione storica summenzionata, si associa alle altre richieste già formulate e chiede anch’egli la revoca della delibera di Consiglio Comunale nr. 1 del 16.2.2009, in quanto la stessa è deludente, perché priva di ideali, nega valenza e dignità ai foriani. Forio, 01 marzo 2008
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