Forio: Cellule staminali ? Stampa
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ForioNews - Sanità
Scritto da Peppe D'Ambra   
Venerdì 01 Aprile 2005 12:08

Forio: Cellule staminali ? 

Prossimamente saremo richiamati ad esprimere il nostro voto per scegliere se abrogare o meno alcuni articoli della legge 40 sulla fecondazione assistita. Una legge che di fatto impedisce la libertà di compiere un atto di amore, come quello di mettere al mondo un proprio figlio. In queste mie prime riflessioni non entrerò minimamente in conflitto con il mondo cattolico, poiché la mia concezione liberista e libertaria non mi ha mai portato, non mi porta nè credo mi porterà mai ad imporre qualcosa a qualcuno.

Allo stesso modo se i cattolici ritengono, giustamente per il loro credo, che la fecondazione assistita sia peccato non ci ricorressero, per me non rappresenterà mai uno scandalo. Nel nostro Paese una coppia su 5 ha problemi di sterilità. Se prima della legge una parte di queste coppie poteva beneficiare delle tecniche di fecondazione assistita per mettere al mondo un figlio, oggi per molti non è più possibile. A queste persone è impedito per legge di avere figli. Mentre grazie alla fecondazione assistita, prima dell’entrata in vigore della legge, in Italia sono nati più di 50 mila bambini. Una buona parte di questi bambini non sarebbero mai venuti al mondo con questa legge. Non sta scritto da nessuna parte che un evento casuale della natura, come la sterilità, debba impedire a centinaia di migliaia di coppie di avere figli, imponendo una discriminazione basata sulle condizioni di salute.
La fecondazione assistita è una delle modalità possibili per mettere al mondo dei figli. Non è più innaturale del parto cesareo, dell’ecografia, delle incubatrici, delle medicine, interventi artificiali utilizzati normalmente per aumentare le probabilità di avere un bambino. La legge 40 rappresenta un grave passo indietro nel cammino verso una sessualità e una riproduzione libere e responsabili.
Votando sì ai referendum non si difende il diritto alla fecondazione assistita, si difende il diritto alla libertà di scelta e di coscienza, che include la libertà di procreare come, quando e quante volte lo desiderino gli individui. In uno Stato laico, liberale e libertario per reprimere una libertà occorre che il suo esercizio provochi un danno alla libertà di un’altra persona. Mettere al mondo un figlio con la fecondazione assistita non è un’attività criminale. Mettere al mondo un figlio è, come dicono i cattolici, soprattutto un atto di amore.
Il 12 e 13 giugno pv gli italiani saranno chiamati ad esprimere la loro opinione sull’abrogazione di 4 articoli della legge 40.
Quattro quesiti referendari per cambiare una legge che di fatto:

Nega una speranza di guarigione a milioni di ammalati, ostacolando la ricerca scientifica. Questa legge nega a milioni di ammalati di tumore, diabete, cardiopatie, Alzheimer, Parkinson, sclerosi, la possibilità di nuove ed efficaci terapie vietando la ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, consentita all’estero. In questo modo oltre a mortificare la professionalità di medici e biologi impedisce un serio confronto con studiosi di tutto il mondo; costringe le coppie italiane a dover affrontare oltre alle ingenti spese per recarsi in questi paesi e pagare altri soldi per sottoporsi ai trattamenti che il loro caso richiede.
Un grande e convinto SI ad una ricerca scientifica libera e alla possibilità di sconfiggere molte malattie oggi incurabili; per una vita futura per i nostri figli di benessere e, soprattutto, sana.

Mette a rischio la salute delle donne che ricorrono alle tecniche di procreazione assistita;
Questa legge costringendo le donne a ripetuti trattamenti invasivi e costosi e, limitando a tre il numero degli ovociti da fecondare, riduce le probabilità di successo della fecondazione assistita.
Un grande e convinto SI al diritto di nascere sani anche da genitori portatori di anomalie genetiche, per garantire la libertà di scelta e la salute delle madri e del nascituro diminuendo i disagi personali.

Non permette alle coppie portatrici di malattie genetiche, come anemia mediterranea e fibrosi cistica, di far nascere un bambino sano.
La legge vieta a queste coppie l’accesso alle tecniche di procreazione assistita. La legge 40 vanifica l’efficacia delle diagnosi pre – impianto sull’embrione e costringe a trasferire nell’utero tutti gli embrioni, sani o malati, lasciando alle coppie una unica possibilità: “ABORTIRE A GRAVIDANZA INOLTRATA”.
Un grande e convinto SI al diritto di nascere sani anche da genitori portatori di malattie genetiche.

Non dà diritto alla libertà di scelta e non garantisce pari dignità sociale ed economica.
La legge proibisce il ricorso a seme e ovociti di donatori esterni (fecondazione eterologa), precludendo la possibilità di avere un figlio a coppie con problemi di sterilità assoluta, causata ad esempio da trattamenti come chemioterapia e radioterapia. L’alternativa, “per chi può permetterselo”, è il ricorso alla “fecondazione ESTEROLOGA”: un costosissimo viaggio verso quei paesi esteri che invece consentono la donazione. Perché adottare un figlio o intraprendere la strada della Procreazione Medica Assistita sono scelte profondamente diverse e che non possono essere paragonate. Non si può proporre a chi domanda una casa di comprarsi una tenda oppure di prenotare una vacanza ai tropici. È offensivo e fuori luogo che nella legge 40 compaia l’obbligo di prospettare la possibilità di ricorrere all’adozione o all’affidamento (Art. 6): perché non prospettare anche la possibilità di rinunciare a un figlio o di andare in vacanza? L’istituto dell’adozione nasce per offrire una famiglia ad un figlio che ne è privo: la fecondazione assistita offre l’opportunità di avere un figlio ad una coppia che ne sarebbe priva.
Un grande e convinto SI alla libera scelta di fecondazione eterologa anche in Italia.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 19:22