Tolta ogni traccia di casa Impagliazzo via le ruspe di Stato dalla Baiola Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 18 Febbraio 2010 10:48

Tolta ogni traccia di casa Impagliazzo via le ruspe di Stato dalla Baiola

Giovedì di passione sui luoghi delle prime dolorose demolizioni isolane del 2010.
Tensione in via Montecito, necessario l’intervento delle Forze dell’ordine. Accompagnato da insulti e applausi di liberazione il ritorno a Napoli della ditta di demolizione.
Giornata di completamenmto demolizioni in Località Borbonica. Qui si è concluso il ripristino sul terreno di Luigi Impagliazzo dove anche le fondamenta sono state portate via lascindo solo il terreno melmoso ed impraticabile. Più avanti a Forio la ditta di Luigi Monti continua l’opera di demolizione e differenziazione degli inerti da portare a discarica.

La famiglia Lacerra resta accampata al municipio e rifiuta a priori la proposta del comune di devolvere per le famiglie “abbattute” 400€ al mese per sei mesi. La ditta della procura ed i funzionari con le ruspe “giganti” hanno abbandonato la zona tra gli applausi compiaciuti degli astanti che hanno accolto l’allontanamento come una piccola vittoria su tutto il complesso di poteri forti. Restano solo i presidi della Polizia a vigilare sull’andamento dei lavori ed il capannello di curiosi. Anche sul porto di Ischia all’imbarco, mentre dal traghetto scendevano camion di putrelle, travetti e cerobloc i camion e la ruspa cingolata venivano accolti al molo tra i mugugni e gli insulti di quanti vedono in queste ditte i nuovi arrampicatori ed affaristi di Stato. I veri nemici dei cittadini. I problemi e le questioni più pruriginose si sono registrate verso mezzogiorno a via Montecito dove i familiari di Luigi Impagliazzo, il granitico Zio Vincenzo hanno allertato le forze dell’ordine per l’eccessiva invadenza della ditta incaricata della demolizione che a tutte le ore del giorno invade con il continuo via vai, le manovre ed il pericolo dei mezzi carichi di sfratto che vano e vengono sulla stradina a forte pendenza. Una strada completamente invasa dal fango e pericolosa che conduce ad altre abitazioni. Sul posto è giunta la Polizia di Stato con due pattuglie ed i Vigili Urbani per dipanare l’intricata matassa. “Siamo prigionieri- ha detto Zio Vincenzo- non c’è rispetto sino a sera tarda almeno mettessero un semaforo sulla strada tutta sporca e pericolosa per noi che ci abitiamo. Ma insomma almeno un po’ di rispetto!”. Intanto nel pomeriggio si stavano concludendo le ultime fasi del ripristino dello stato dei luoghi, le fondamenta ed il tufo sono state depositate sulla strada provinciale(si poteva?)  poi caricate su due grossi camion destinati alla discarica. Ha detto l’impresario: “Siamo della Provincia di Napoli!”. Ma la provincia di Napoli che deve fare con le fondamenta della casa di Luigi? Chissà che discarica e che riciclaggio di materiali. A proposito, ma sulla Statale litoranea non c’è il limite di 35q. Come transitano questi automezzi per andare al porto? Mah!

Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Febbraio 2010 17:01