Forio: Una nostra grande vittoria Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Giovedì 18 Agosto 2011 20:14

Forio: Una nostra grande vittoria

Riconosciute valide tutte le tesi che ci hanno fatto gridare allo scandalo per la vicenda dei muretti della strada di Zaro.
Il responsabile del settore Urbanistica ed Edilizia Privata emana una sua disposizione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi (art. 27, comma 2 del dpr 6/6/2011, n. 380), adesso occorre solo l’approvazione di una delibera di Giunta, che sicuramente il Sindaco Franco Regine non avrà difficoltà a fare.

È stato quasi come vivere una telenovela il nostro impegno profuso per una sacrosanta battaglia di civiltà e di rispetto del vivere democratico e civile. È stata anche una battaglia contro certi soprusi di chi forse si riteneva di poter operare al disopra delle regole democratiche e del vivere civile. L’Architetto Giovanni Matarese, responsabile del I settore servizio urbanistica ed edilizia privata, dopo un attento e scrupoloso studio delle carte presentate dalla parti in contesa e per tutelare anche una parte del bene PUBBLICO, il 29 Luglio con prot. 19179 dispone la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, come da noi ripetutamente richiesto con fiumi di inchiostro, nella stradina pubblica che vede comproprietari con diverse percentuali oltre a due privati anche il Comune di Forio, con una quota pari a 74,472/1000. Alla base della decisione del responsabile del I settore c’è la constatazione che le opere murarie effettuate lungo la strada in questione e che hanno determinato il restringimento della carreggiata a tal punto da non permettere il transito libero né dei mezzi di soccorso sanitario, né quelli di pronto intervento per garantire la sicurezza dei luoghi in cui si registrano presenze di numerose persone. Come ricorderanno bene i lettori di questo quotidiano si è anche rischiato un incidente diplomatico internazionale , quando proprio a causa della costruzione, oggi possiamo dirlo a chiare lettere ILLEGITTIMA di quegli ostacoli lungo la strada, non potettero giungere nella struttura alberghiera Mezzatorre l’ambulanza per prestare le prime cure e per trasportare una illustre ospite nel nosocomio lacchese.
ADESSO IL RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ STA NELLE MANI DEL PRIMO CITTADINO DI FORIO FRANCO REGINE
Manca ora solo l’approvazione di una delibera di Giunta con la quale si stanzia la miseria di 1.900 euro per effettuare i lavori in danno al proprietario per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Di solito la Giunta si riunisce il giovedì, quindi nella prossima seduta di dopodomani Franco Regine può, se vuole e se non ha nessuno lacciuolo che gli lega le mani, diventare il garante della legalità e del rispetto delle più elementari regole del vivere civile, anche per dimostrare a chi vorrebbe sentirsi al disopra di tutto e di tutti, che la legge è proprio uguale per tutti. Trovare un impegno di spesa così misero e facilmente recuperabile anche con gli interessi davvero non dovrebbe essere difficile, da parte di chi dovrebbe chiedere il rispetto delle leggi a tutti e garantire soprattutto il bene comune; se poi Franco Regine non riesce a trovare questi soldi m lo facesse sapere che in 5 minuti organizzo una colletta pubblica per reperire i 1.900.euro.
FRANCO REGINE CI DEVE ANCHE UN’ALTRA RISPOSTA
A proposito del bene comune, da Franco Regine stiamo aspettando da tempo un’altra risposta, a riguardo della strada comunale Via Francesco Calise che una volta portava i Foriani fino alla spiaggia di san Montano di proprietà foriana e che oggi è interrotta stranamente da un muro di cinta di una proprietà privata che di fatto se ne è impadronita. Anche su questo i foriani aspettano chiarimenti dal loro primo cittadino che ritemprato dalle vacanze appena concluse sicuramente potrà riprendere tutte le sue funzioni di primo cittadino. Noi aspettiamo fiduciosi che il nostro amato sindaco riesca al più presto a farci sapere chi e perché ha potuto appropriarsi di un bene pubblico senza ostacoli. All’uopo ricordiamo, anche se siamo certi che non ce ne sarebbe bisogno, che sulla proprietà pubblica non esiste l’esercizio dell’Uso Capione e che quindi ancora oggi è possibile ripristinare la legalità anche su quest’altra vicenda oscura dei tanti misteri della montagnola di Zaro.