Forio: Che bell'incontro Stampa
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ForioNews - Intrattenimento
Scritto da Anna Verde   
Mercoledì 10 Agosto 2005 15:25

Forio: Che bell'incontro

L’avevo lasciata piccola ribelle, scocciatrice e grande appassionata dei quiz che, quando facevo televisione, trasmettevo da una TV locale che ormai non c’è più. Figuratevi che dovetti addirittura far intervenire i suoi genitori per cercare di frenare la sua esuberanza, che comportava una notevole spesa telefonica ogni mese.
Simpaticissima con il fratello seguiva tutti i miei programmi e quando mi vedeva per strada era una festa per entrambi. Bei tempi quelli!!! Questa ragazzina tutto pepe si chiamava e si chiama Anna Verde.

Questa estate me la ritrovo splendida fanciulla a fare i bagni dove vado io, non si poteva non ricordare assieme i tempi andati e scambiarsi le esperienze vissute in questi anni. Una frequenza all’università andata male, ma ora ha promesso che a settembre riprenderà i suoi studi, e altri sbagli come li fanno tutti i giovani di oggi il suo racconto. Non è venuta meno la sua presupposta aggressività conseguenza inconscia di grande difficoltà e, in un certo senso, paura di istaurare rapporti con gli altri. Nonostante che il caratterino sia rimasto lo stesso, l’ho trovata molto maturata; nelle ore passate assieme sugli scogli di Basso Cappella, fra un discorso e un altro è emersa la sua grande passione sia per la lettura che per lo scrivere le sue sensazioni su vari argomenti. Uno in particolare, di questi scritti, mi ha profondamente colpito e le ho subito chiesto di pubblicarlo su questo quotidiano. Dopo non poca fatica alla fine sono riuscito a convincerla ed ecco di seguito questa sua riflessione: la riflessione di una giovane foriana, che pochi avrebbero creduto capace di tanto, buona lettura.
Se solo, a volte, si potesse pensare di tornare indietro nel tempo e rivivere situazioni passate in altri tempi, da altre persone, ebbene forse si potrebbe sopportare ed affrontare meglio tutto ciò che di positivo e negativo accade nella vita di tutti i giorni.
Girare gli occhi e fissare lo sguardo sul cielo, su una montagna, una casa, una pietra ed assistere, come in un vero film a scene di altri tempi; a luoghi che fecero da sfondo a situazioni impensabili alla storia del nostro paese, della nostra gente, della nostra stupenda isola!
Chiudere per un attimo gli occhi, lasciarsi andare cullati dal dolce rumore di un fantastico mare; liberare i sensi per poter udire un magico canto di sirene in festa, per sentire l’odore della brezza , per toccare pietre solcate da un vento furioso.
Per vivere anche solo per un attimo sensazioni da sogno!
Sarebbe stupido pensare che i sogni non si avverano così come sarebbe stupido pensare che neanche un tantino delle affascinanti vicende di Pithecusae sia rimasto radicato nell’animo di ognuno di noi.
Ognuno di noi infatti non può negare di aver vissuto una sensazione di stranezza, uno strano stato di oblio nel vedere, forse anche per la prima volta, una certa cosa un certo luogo, una certa persona.
Forse esiste qualcosa prima e dopo di noi, qualcosa che pur non conoscendo, conosciamo ed a volte riaffiora nella nostra vita.
Forse avevano ragione gli antichi filosofi nel credere che la vita fosse reminiscenza, espiazione di qualche colpa o solo, come diceva Platone “imitazione dell’imitazione”
Imitazione di un archetipo conosciuto solo dalla nostra più recondita coscienza.
Forse avevano ragione i nostri nonni e prima ancora di essi gli anziani che narravano le storie e le gesta di gloriosi eroi amanti di questi luoghi; di Dei innamorati di questi lidi, di furie sconfitte. Ah quanta storia racchiusa in un vecchio vulcano inattivo riaffiorato dall’acqua e gremito da stupenda vegetazione ed affascinanti luoghi.
Quanta voglia di conoscere storie ed avventure mozzafiato… Eh già … Quest’isola merita proprio di essere attribuita ad un Dio!
Che la storia sia giusta o sbagliata, vera o falsa.. per noi rimane sempre Ischia, isola di Venere.

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Luglio 2013 15:28