Basta che funzioni, l’ultima prova di uno sferzante Woody Allen Stampa
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NapoliNews - Intrattenimento
Scritto da Achille Della Ragione   
Sabato 10 Ottobre 2009 18:45

Basta che funzioni, l’ultima prova di uno sferzante Woody Allen

Dopo quattro film ambientati in Europa Woody Allen ritorna a Manhattan per  raccontare se stesso nella  storia  di un anziano professore, geniale quanto insopportabile, che si innamora di una fanciulla giovane e svampita, in grado però di insegnargli a  vedere la vita con occhi nuovi ed a saper cogliere un frammento di felicità dalle situazioni più strane, basta che funzioni(la situazione non altre cose come potrebbero intuire i mal pensanti).

Fallito come marito e dopo un tentativo di suicidio, il re dei petulanti Boris Yellnikoff, trascorre le giornate in lotta con il mondo, irritando gli amici che ancora gli restano con le sue lunghissime disquisizioni sull’inutilità del tutto, non c'è nulla che consideri positivo e anche le lezioni di scacchi che impartisce a giovani allievi divengono un'occasione di scontro.
Ex professore alla Columbia University, autoproclamatosi genio candidato al premio Nobel per la Meccanica Quantistica, una notte mentre sta per rientrare nel suo appartamento viene avvicinato da una giovane fuggiasca, Melody, che lo prega di lasciarla entrare nel suo appartamento. Melody è un’ingenua ragazza del Mississippi, che prende alla lettera ogni commento sarcastico fatto da Boris, il quale non fa che ripeterle che è solo una stupidella senza cervello, troppo fragile per vivere a New York. Ciononostante acconsente a farla restare per qualche notte. Col passare dei giorni però, la giovane si sistema in casa sua ed anzi riesce addirittura a calmare Boris durante uno dei suoi soliti attacchi di panico invitandolo a guardare con lei un film di Fred Astaire alla televisione. Alla fine nonostante quaranta e più anni di differenza si sposeranno.
Ascoltando Melody, Boris comincia a considerare positivamente e inaspettatamente il fattore fortuna e da allora si intrecciano nel film le situazioni più inaspettate: la mamma della ragazza riesce a raggiungere la figlia ed invece di convincerla a tornare a casa viene inghiottita dalla logica della grande città ed assume abitudini sessuali ultra moderne, prediligendo il rapporto a tre, mentre il padre, anche lui sopraggiunto, confessa la sua latente omosessualità e diventa felice solo grazie ad un vigoroso compagno.
Lo stesso Boris si ritroverà becco, perché Melody cede alle avance di un giovane di bell’aspetto, ma dopo aver ritentato il suicidio troverà una maggiore serenità tra le braccia di una medium.
Nel film Woody non diventa  buonista e le dosi di cinismo che ci regala anche in questa occasione non sono certo poche, però questa volta ogni personaggio è visto nella sua debolezza, a dimostrarci che l’uomo è un coacervo di pulsioni e sentimenti.
Il regista, divenuto vecchio, supera l'incapacità di provare piacere di un tempo per suggerirci, novello Lorenzo De' Medici, che non è solo “la giovinezza che si fugge tuttavia”, è la vita stessa. È allora fondamentale catturare tutta la felicità che può venircene. Unico principio da rispettare: non nuocere agli altri. Unica regola valida: guardarsi dentro per capire cosa per noi è davvero importante. Senza falsi moralismi e, in qualche caso, credendo anche in un dio gay (e arredatore) per sperare in un aldilà su misura.
Achille della Ragione