Ischia: Un particolare fermento popolare, per gli abbattimenti annunciati, sta vivendo in queste ore l’Isola d’Ischia. Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Nicola Lamonica   
Martedì 26 Gennaio 2010 22:10

Ischia: Un particolare fermento popolare, per gli abbattimenti  annunciati,  sta vivendo in queste ore l’Isola d’Ischia.

Dopo il dramma della famiglia di Archina a Procida, nel Comune di Casamicciola T. ( a mezza collina sulla vecchia “via borbonica”)  un’abitazione di modeste dimensioni della famiglia Impagliazzo  sta per essere abbattuta dalle ruspe della Stato; di quello stesso Stato che non è riuscito  in tanti anni a garantire il diritto costituzionale nella legalità e che oggi applica la legge su chi non ha null’altro, mentre consente a distanza di pochi  chilometri abbattere pini  per la Caserma della Forestale  e castagni per strutture finalizzate allo smaltimento dei rifiuti organici, invece di utilizzare quanto di orrido è stato già costruito sul territorio isolano.

Si inizia sempre dai piccoli, mentre il grosso scandalo statale del Capizzo a Forio
e le superfetazioni dei potenti stanno ancora in piedi !
È questo dunque il principio dell’uguaglianza costituzionale ?
Sono in tanti a chiederselo !

Poche centinaia di piccole uniche case di necessità di oneste famiglie saranno spianate dalle ruspe dello Stato in una realtà che non ha mai voluto programmare seriamente il proprio futuro ( basti pensare che Forio è ancora senza Piano Regolatore (!) e che recentemente non sono bastati 8 anni alla Provincia di Napoli per dare il proprio benestare su di un lavoro commissariale; e quando e laddove essi esistono nulla si è fatto per farli rispettare! ).
Una realtà, quella dell’Isola d’Ischia, che registra l’inefficienza della Pubblica Amministrazione con  migliaia e migliaia di pratiche edilizie in sanatoria ancora inevase giacere negli uffici comunali ed un contesto ambientale duramente provato da un’edificazione  incontrollata e spesso speculativa frutto di complicità,  di collusioni, di silenzi, di compiacenze. Si colpiscono oggi i più deboli della catena quelli che non hanno avuto la forza,  soprattutto economica, per far valere le proprie ragioni nelle varie opportune sedi.
La nuova formazione politica Comunisti Sinistra Popolare dell’ Isola d’Ischia,
in un momento così delicato della vita sociale dell’isola - che presenta elementi di  caduta democratica nel rapporto tra cittadino ed istituzioni, insidiosi anche dal punto di vista dell’ordine pubblico - avverte il dovere morale e la necessità concreta di essere in campo. Apre, quindi, il dibattito con il mondo delle istituzioni e, ancor prima, con la popolazione affinchè a chi è stato abusivo per necessità venga garantita la sanatoria della propria abitazione e, laddove le condizioni ambientali non la consentono,  ci sia la sospensione del provvedimento del giudice con  contestuale avvio di una sana politica di programmazione territoriale ed intercomunale che sappia conciliare i diritti soggettivi con le esigenze ambientali, con la difesa  economica e culturale del territorio, che va salvaguardato per il lavoro e per lo sviluppo. 

Isola d’Ischia 26 gennaio 2010
Nicola Lamonica

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 10:33