Ischia: Vandali alla riscossa, molti centri dell'isola presi di mira Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 15 Aprile 2006 19:05

Ischia: Vandali alla riscossa, molti centri dell'isola presi di mira

Il must è distruggere, devastare, ma cimentarsi in rischiosissime gare motociclistiche su improbabili percorsi ad ostacoli rimane una delle pratiche più aduse e alle quali nonostante le ripetute denunce non sembra potersi dare un freno. Ora tra le più gettonate attività emerge la decorazione diffusa a mezzo “Bomboletta”.

L’intervista ad una giovane amante del “Writing”.
Beni pubblici e privati nel mirino. Dal centro alla collina, dal mare alle pinete molte le azioni vandaliche intrapresa da gang di giovani teppisti che da tempo oramai hanno preso di mira tutto e tutti mettendo in pratica ogni sorta di azione violenta e distruttiva. Così dopo le bravate, ma non troppo, ai danni degli istituti scolastici i raid continuano avverso il pubblico patrimonio e verso beni privati come auto, motocicli e addirittura i civici. Soprattutto a tarda ora quando i ragazzi si ritrovano per dare vita ad una sorta di velodromo su strada, con tanto di ostacoli e percorsi. La Borbonica ad esempio diviene così sede delle gare motociclistiche, con bolidi truccati e modificati sia nella cilindrata che nelle componenti essenziali e non è raro sentire i residenti lamentaresi di danni agli autoveicoli i sosta lungo la carreggiata e danneggiamenti similari ai beni posti fuori casa. Fori nelle vetrine, tende divelte, serrature ostruite con i collanti, sono solo la minima parte di un insieme di atti vandali dal bilancio ben più pesante. Il rombo dei motori è oramai inconfondibile e si espande assordante per l’intera zona oramai abituata alla loro presenza, per qualcuno l’impegno nelle sfide è quasi una liberazione visto che li distoglie dal distruggere altro e di maggiore sostanza anche economica. fori nelle vetrine, tende divelte, serrature ostruite con i collanti, sono solo la minima parte di un insieme di atti vandali dal bilancio ben più pesante.
Ovviamente le panchine rotte e la distruzione del verde pubblico fanno oramai parte della ordinaria amministrazione come i murales sulla anatomia maschile e le scritte volgari visibili un po’ ovunque.
Il registrarsi con maggiore frequenza di tali atti vandalici e di violenza urbana è riferibile secondo alcuni al sempre più crescente fenomeno dell’evasione scolastica e dalla fuga da quelle che un tempo potevano considerasi le istituzioni fondamentali della nostra società, la famiglia in primo luogo.
Noi abbiamo deciso di incontrare da vicino un amante e molto spesso praticante della pratica dei Murales, Lidia Macrì. Quest’ultima, volendo assolutamente rifiutare la semplicistica etichettatura di quello che essa stessa definisce un’arte, parla di un errata valutazione del fenomeno e dalla volontà degli adulti di liquidare il tutto definendolo banalmente un atto vandalico. Ammettendo comunque che nel merito molto spesso domina la voglia di trasgredire e sfidare le regole.
<< Oggi guardandoci intorno scorgiamo ovunque segni dell’arte di origini molto antiche. Essi risalgono alla preistoria, quando i nostri antenati disegnavano sulle pareti rocciose delle caverne dove si rifugiavano. Quei disegni vengono chiamati Graffiti, invece quelli che si vedono oggi sui muri delle città, sui treni o addirittura sui muri di Ischia, vengono chiamati volgarmente Murales.
Anche se, con il passare del tempo, i graffiti hanno subito un rimodernamento, acquistando nuove tecniche evolvendosi sempre più, rimangono sempre una forma molto antica d’arte>>, esordisce la giovane 15enne lacchese. Eppure, sottolineamo noi, quello che vediamo dalle nostre parti non sapremmo specificamente definirla un opera d’arte non crede?
<Ogni murales è diverso da un altro, perché ogni artista di strada possiede tecniche diverse e gusti diversi>>. In realtà, parlo soprattutto di Ischia a me sembrano scarabocchi che deturpano i beni pubblici, così, tutti noi, o almeno chi non vuole limitarsi a veder in questo semplice vandalismo, ci domandiamo cosa spinga soprattutto i giovani a praticare questa arte e interrogando insime a Lidia alcuni street artist ischitani abbiamo scoperto che le motivazioni che li spingono ad impugnare una bomboletta, premere il tappino e muovere la loro mano sui muri sono svariate: “ desiderio di illuminare i muri spenti, dare sfogo alla propria creatività, provare l’adrenalina che deriva dal proibito e dal non farsi scoprire durante l’opera, e realizzare il desiderio di manifestare se stessi.”
Esiste anche una competizione tra questi artisti di strada, che cercano di realizzare le opere più belle, sfruttando tecniche sempre più elaborate.
Gli street artist sono tutte persone con la stessa passione, si riuniscono spesso in gruppi, e tutti hanno capacità diverse. La competizione avviene appunto tra diversi gruppi, che si sfidano a dare vita all’opera più bella. Anche ad Ischia questo fenomeno è in crescita continua, ogni gruppo decide un nome da associare alla propria “Crew” termine inglese che tradotto in italiano significa “equipaggio” ovvero gruppo. Ogni street artist ha una sua “Tag” o meglio firma, sulla nostra isola si notano ad ogni angolo dell’isola, vengono fatte per una sorte di delimitazione dei territori di reciproca pertinenza. Quando un altro gruppo lascia la propria firma su di un’altra, realizzata da un diverso gruppo, ecco che ha inizio la sfida, questo fenomeno viene chiamato “Crossing” o incrocio. Al momento che la Tag viene Crossata, i due gruppi di “writers” o street artist in sfida cercano di dimostrare al meglio le loro capacità difendendo il proprio territorio immaginario, dando vita a quelle che secondo l’arte contemporanea ed il credo del genere sono veri e propri pezzi unici.
Pezzi che principalmente non vengono viste dal punto artistico, e capite dall’opinione pubblica secondo gli estimatori. Ritenuti tutt’altro che libere espressioni. A questo Lidia Macrì conclude parlando delle sue esperienze e ritenendo che
<>. Dunque invitando ad aprire un dialogo ed una nuova stagione di collaborazione con il popolo della bomboletta.

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 16:56