Un comune “sgarrupato” Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 16 Marzo 2009 18:56

L’estetica cittadina lacchese: Fate quello che dico non quello che faccio!

Un comune “sgarrupato”

La Casa comunale in condizioni disastrose con la facciata a pezzi e sulla piazza principale la fontana pubblica ridotta ad un acquitrino. Se i cittadini provvedono alle loro abitazioni dopo l’ordinanza ad hoc, chi provvederà al municipio e ai pubblici beni? 
Dopo la condivisibile e giusta ordinanza sull’estetica cittadina lacchese (ndr) passeggiando per il centro dell’ameno comune una constatazione sorge spontanea: ma chi provvede al municipio ed i pubblici beni? La casa comunale versa infatti da tempo in condizioni pietose con una facciata ridotta a pezzi ed affatto curata, e sullo sfondo una struttura oggetti di lavori dai tempi biblici similari a quelli della “ frauca di San Pietro”.

Poco più in la pi sulla piazza principale la famosa fontana di piazza Santa Restituta, orami non più funzionante è divenuto un acquitrino putrido, dove si sversa di tutto e dove proliferano le zanzare. Così ci sembra giusto chiederci quale esempio possa dare chi di fatto applica il principio del “fate quello che dico ma non ciò che faccio!”. All’uopo riportiamo gli stralci più significativi dell’ordinanza del sindaco Irace: « Premesso che la  valorizzazione dell’estetica cittadina rappresenta una priorità programmatica dell’Amministrazione, finalizzata all’avvio di un processo di sentita appartenenza della Comunità ai luoghi ed alle caratteristiche degli stessi;Ritenuto che una continua e attenta manutenzione degli edifici, degli impianti, delle opere e delle aree comprese nell’ambito del territorio comunale deve divenire, per tutti gli operatori una prassi costante e responsabile; Atteso che l'estetica cittadina di questo Comune, stazione di cura soggiorno e turismo, centro idro-termo-balneare di fama internazionale, va particolarmente e specificatamente curata e salvaguardata in conformità alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. Si ORDINA che
Tutti i fabbricati, i negozi con i relativi infissi prospicienti strade e piazze cittadine, i muri di cinta, le inferriate dei giardini, i cancelli  e qualsiasi altra recinzione, nonché ogni altro elemento architettonico, nessuno escluso, devono mantenere un buon stato di conservazione, riparati, intonacati, tinteggiati o pitturati, secondo la necessità, a cura del proprietario, del fittuario o di chi, a qualsiasi altro titolo, ne abbia il possesso o la disponibilità,  entro e non oltre il giovedì precedente alla Pasqua (giovedì Santo) di ogni anno. Che tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione dei fabbricati siti lungo Via Roma, Piazza Pontile, Corso A. Rizzoli e Piazza S. Restituta  dovranno essere eseguiti entro e non oltre il giovedì precedente alla Pasqua (giovedì Santo) di ogni anno». Con la stessa ordinanza viene altresì « assolutamente vietato tenere sui tetti, nei cortili, nei giardini e sugli spiazzi interni dei centri urbani o, comunque, adiacenti a strade e piazze pubbliche od a vista delle zone alte, gabbie baracche, cumuli di materiali di qualsiasi genere, lamiere zincate o in materiale plastico deteriorate a recinzione di proprietà e quanto altro possa essere in contrasto con l'estetica cittadina. I giardini, cortili, terrazzi e balconi devono essere  diligentemente curati e tenuti possibilmente fioriti da chiunque ne abbia il possesso»
Pertanto si avverte che trascorso il termine del 31 marzo di ogni anno la violazione delle prescrizioni contenute nella presente ordinanza è soggetta, alla sanzione amministrativa pecuniaria di € 300,00 in caso di 1° violazione, aumentata ad € 400,00 in caso di 2° violazione e ad € 500,00 dalla 3° violazione, somme così determinate con la deliberazione di Giunta Comunale n° 25 del 13.2.2009 adottata ai sensi del comma 2 dell’articolo 16 della legge 24 novembre 1981 n° 689. La Polizia Municipale e gli altri Agenti della Forza Pubblica sono incaricati della esecuzione di eventuali provvedimenti nei confronti dei contravventori. Chissà se anche il comune inteso come entità comunitaria sarà soggetta al provvedimento? La speranza è che si provveda al più presto almeno a risistemare la facciata e ripulire la fontana. Scettico e disincantata la minoranza consiliare di Lacco Ameno « Sono mesi che il municipio versa in queste condizioni, così come la fontana di Piazza Santa Restituta. L’ordinanza ci sta bene, ma sarebbe necessario provvedere al più presto anche per salvare la faccia dinanzi a queste profonde discrasie». Infine concludono i consiglieri di Uniti per Lacco Ameno: « Speriamo che risistemino la facciata del Municipio allo stato il vero biglietto da visita di questa amministrazione».
Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Marzo 2009 19:08