Ma che fine ha fatto la fontana del Capitello ? Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 09 Settembre 2009 09:24

Ma che fine ha fatto la fontana del Capitello ?

Restailing ed amodernamento cittadino. Simbolo delle omonime sorgenti conosciute in tutto il mondo fu rimossa in seguoto al ridisegnamento della piazza. Molti i cittadini che vorrebbero il suo ripristino. E' abbastanza frequente che la fortuna di una località turistica dipenda dall'intervento di personaggi estranei a essa, né Ischia si è sottratta a tale principio.

A scoprirne le potenzialità turistiche, negli anni Cinquanta, fu l'editore milanese Angelo Rizzoli, il cui interessamento, già rifiutato da Pozzuoli e da Casamicciola, grazie al provvidenziale incontro col sacerdote archeologo don Pietro Monti, mutò radicalmente il volto di Lacco Ameno, ma finì per incidere, altrettanto radicalmente, sulla tendenza dell'isola al turismo.Così nel giro di pochi anni, Lacco Ameno e l'intera isola di riflesso, divenne polo di attrazione di una mondanità cosmopolita. Le sue tradizioni la sua terra le sue ricchezze vennero evidenziate, messe in risalto e mostrate in ogni angolo del suo piccolo territorio. Infatti Lacco è certo  il comune più piccolo dell'isola, ma non il meno conosciuto, sopratutto per questo suo essere tutto in un uno, con una innata capacità di valorizzare il più piccoli dei dettagli. Note sono le sue acque quali delle Legne, del Capitello, di Santa Restituta, della Regina Isabella, di San Montano e le arene termali di Santa Restituta e la stufa vaporosa di San Lorenzo. Il paese brulicava di simoli e metteva in bella mostra i suoi preziosi rivoli d'acqua sorgiva...un tempo. Ma si sa i tempi cambiano e cambiano pure i target, così alle fontane ed al simbolismo delle preziose ricchezze acquifere si va pian piano sostituendo un simbolismo diverso, scompaio le fontane, spuntano le fogne a cielo apertro ed i rigogliosi porticcioli turistici con accanto o sotto, se preferite, le affollatissime spiagge balneabili. Eppure a questo nessuno sembra far più caso se non uno sparuto gruppo di cittadini che da tempo si chiede e va chiedendo: “Ma ch fine ha fatto la fontana del Capitello?”. Certo un opera  semplice e diretta, non un grande esempio d'ingegno architettonico, per qualcuno, ma pur sempre un opera eretta a testimonianza di un opera d'arte naturale, le acque sorgive del Capitello, che nessun essere umano, nessun ingegnoso architetto potrà riprodurre. E sopratutto una fontana eretta con i fondi della Cassa del Mezzoggiorno, dunque non attingendo alle casse del municipio! Un bene d'inestimabile valore che ha saputo fare la fortuna di tanti edora di pochi e delle quali certo tutti i lacchesi, vanno fieri tal punto da volerne mostrare le fattezze e soprtutto l'esistenza al mondo intero. Qualche anno fa la'rchitetto Pino Barbieri su indicazione della Giunta De Siano concepì un progetto di restiling urbano e cittadino con la sistemzione di un nuovo arredo e la realizzazione di nuovi giardini. Progetto nelle cui previsoni vi fu la rimozione della fontana dl Capitello. Ora la speranza di molti concittadini e che prima o poi qualche illuminato amministratore pensi ad un progetto di ripristino della vecchia fontana o almeno alla sistemzione di un rivolo, pochi zampilli, un segno che indichi l'esistenza di quella polla miracolosa d'acqua sorgiva e termale. Altri ancora seprano nel pafftivo interessamento uin tal senso dell'assessoire Gaicomo Pascale spesso mostratosi sensibile al tema del territorio e delle sue peculiarità addirittura esordendo in tv con la prima giunta De Siano dichiarando che il paese aveva urgente bisogno del ripristino dell'arredo urbano, riferendosi in particolar modo all'operatività delle "fontane". Allo scopo sarebbe stato dato incarico ad un artogiano locale.oggi al giro di boa della teza aministrazione targata De Siano più che al ripristino si assiste alla rimozione e all'abbandono delle fonti.