La parola d'ordine è agire Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 08 Novembre 2009 21:20

La parola d'ordine è agire

Il comitato di lotta del Ospedale Rizzoli incontra le parti sociali.
Dopo anni bui e lunghi di chiacchiere bisogna passare ai fatti. È questa la sintesi del lungo dibattito tenutosi nella cappella del nosocomio lacchese. Dito puntato contro politici e sindaci isolani ritenuti i veri responsabili dell'inerzia e del disinteresse dei vertici napoletani che muovono le fila del sistema sanità. Regine si fa portavoce e in poche mosse ordina la stipula di un documento e  fissa un incontro a Palazzo santa Lucia: al prossima carta da giocare è Bassolino.

La protesta degli infermieri e degli operatori sanitari dell'ospedale Rizzoli è sfociata ieri nell'atteso incontro con i sindaci, gli amministratori e le associazioni di categoria locali. Un incontro foriero di buoni propositi e pregno della rabbia e dell'insofferenza accumulata dal personale ospedaliero nei lunghi anni passati a lavorare in un presidio di frontiera, accompagnati solo dall'indifferenza e dall'inerzia delle istituzioni. Istituzioni che dinanzi alle carenze di organiche ed i limiti di una struttura che implode hanno lasciato il segno di parole vane e vani proclami. Ieri si è deciso di dire basta alle chiacchiere per pretendere i fatti da chi è deputato al governo e alla gestione di questo territorio isolano e delle sue risorse. Da chi è stato indicato da molti, medici, infermieri, semplici cittadini, come i veri responsabili delle attuali condizioni in cui versa il Rizzoli: I sindaci ed i loro colleghi eletti in Regione e Provincia. È stata circa un'ora e trenta di dibattito dove oltre ogni cosa resta il monito, l'out out, resta l'Ora Basta dei lavoratori, l'ora Basta dell'Ospedale Rizzoli nella sua interezza, l'ora basta dei rappresentanti del popolo. Hanno, così, detto basta gli infermieri, hanno detto basta gli albergatori ed i termalisti che per bocca dei loro portavoce, rispettivamente Pio Scippa e Di Costanzo han preteso che finalmente qualcosa di concreto sia fatto. Il primo dopo aver illustrato le varie problematiche ed ammonito i sindaci presenti ad una azione concreta, ha ipotizzato che per risolvere subito il problema si pensi ad una cooperativa che fornisca il personale. Il secondo, accogliendo tale proposta, ha rincarato la dose dichiarando che è giunta l'ora di smettere di elemosinare interventi governativi e di pagare con risorse proprie l'ampliamento e la gestione del Rizzoli. Basterebbe per questo l'istituzione di una tassa di soggiorno sanitario che garantisca introiti certi e spendibili in autonomia. Si è parlato di cifre quali 3milioni di € che consentirebbero più che un semplice ampliamento dell'organico in servizio. Un incontro vivo, palpitante, nel corso del quale si è dibattuto sulla problematica della carenza d’ infermieri e sull’opportunità e l’obbligo di sostenere la categoria anche nei fatti e non solo sottoscrivendo le determinazioni de vari incontri, ma si è parlato anche dei fondi già stanziati per ampliare il Rizzoli e renderlo Fiore all'Occhiello. A farlo  largamente è stato Regine. Il sindaco di Forio Franco Regine, portavoce per l'intera isola, intervenendo a più riprese e raccogliendo il consenso dei suoi colleghi Irace e D'Ambrosio, oltre che l'adesione e le ulteriori proposte del dott. Barile  rappresentante del comune di Ischia ha indicato e tracciato una direttrice. Per Regine è necessario,infatti, stilare un documento programmatico, una piattaforma di richieste da cui partire per potersi poi confrontarsi direttamente con Palazzo Santa Lucia, Bassolino e i suoi assessori, e prendere atto che l'attuale Commissario alla Sanità Campana poco o nulla può o vuole per risolvere il Caso Rizzoli. Una proposta che non solo ha trovato concordi le parti, ma  che nell'esperienza diretta del Direttore Grossi ha trovato fondamento e contezza delle riserve espresse sul modus operandi delle dirigenza ASL di Monteruscello. Una dirigenza che snobba Ischia sempre più spina nel fianco. Si è così concluso l'incontro che ha dato il la alle mosse future, ovvero, come dicevamo, l'immediata stipula di un documento programmatico da presentare al più presto al governo regionale, la creazione di una delegazione fatta di esponenti del Rizzoli e delle varie classi politiche e sociali isolane e sopratutto l'azione diretta del Sindaco Regine sul fronte politico e dirigenziale. Regine  che ieri stesso ha fissato un incontro con Bassolino & Co. nel corso del quale palesare le problematiche ed illustrare il documento de quo redatto e sottoscritto da tutti. La speranza resta ora che il tutto non resti privo di contenuti perché è bene ricordare che: Il personale dell’ “Ospedale Anna Rizzoli” è in assemblea permanente creando così notevoli disagi all’utenza. Infatti la pianta organica dell’ “Ospedale Anna Rizzoli” risulta estremamente carente visto che le 28 unità, che negli ultimi anni hanno lasciato l’Ospedale per raggiunti limiti di età o per altro, non sono state sostituite. Si lavora sul precariato che, ben si comprende essendo un’isola, risulta estremamente lacunoso come servizio essendo altissimo il numero di giornate di malattie che comportano un’assenza costante del personale per la maggior parte proveniente dalla terra ferma. È improponibile che l’Ospedale possa fare passi indietro rispetto ad una qualità ed un’ eccellenza che ha raggiunto negli ultimi anni grazie alla professionalità ed all’abnegazione del personale sanitario, infermieristico di tecnici di laboratorio e radiologia che svolgono oggi per questa grave carenza di personale, turni illegali ed ai limiti delle capacità umane. Servirebbero quanto meno 15 unità per assicurare e poter riprendere ad operare in condizioni regolari per riprendere la chirurgia di elezione, oggi sospesa, la prestazione di radiologia, oggi sospesa e molti ambulatori che non vengono assicurati per mancanza di unità infermieristiche e tecniche. A tutela della salute e del diritto alla stessa  i cittadini tutti dell’isola d’ Ischia, chiedo a Sua Eccellenza il Prefetto di Napoli, dott. Alessandro Panza, all’Assessore alla sanità della Regione Campania, Mario Santangelo, all’attuale manager dell’ ASL Napoli 2 Dott. Franco Nardone di attivare tutte le azioni utili alla risoluzione del caso Rizzoli,un problema annoso e non più procrastinabile, specie perché siamo in un periodo ove c’è rischio di pandemia influenzale come dimostra i diversi casi  fortunatamente risoltosi con esito positivo. Nel caso tutte queste richieste venissero disattese sarà forse opportuno accogliere la proposta di Domenico Savio che intervenendo ieri all'incontro del Rizzoli ha rimarcato la necessità di passare a forme di protesta dure che finalmente mettano con le spalle al muro una classe politica indegna che ha prodotto l'attuale e diffusa deriva. Infatti sin'ora il comitato di lotta infermieri ha scelto la forma inconsueta della manifestazione pacifica tenendo bassi i toni. Nessuna  paralisi delle attività sanitarie al nosocomio lacchese semplicemente una richiesta corretta di dialogo, di reciproco aiuto e scambio di sostegno che però gradatamente va verso l’inasprimento dei rapporti se e nel caso nulla fosse fatto nel breve e medio termine come auspicato e programmato al termine dell'incontro.

Ultimo aggiornamento Martedì 10 Novembre 2009 18:43