Ricerche Storiche D'Ambra -
Ricerche Storiche
|
Scritto da Nino D'Ambra
|
Mercoledì 16 Luglio 2014 10:54 |
Forio: Il galoppino elettorale
Il politico inquinato è un gran cialtrone, ma più cialtrone ancora è chi lo vota, e se quello con arte fa il mangione, l’elettore fa finta e non lo nota.
Non ne parliamo poi se sul Comune riesce a intrufolarsi nel potere, nemmeno il Padre Eterno resta immune dalla sua strafottenza da daziere.
All’Elettore il fatto suo gli basta: il posto per il figlio o la licenza. Una volta, col pacco della pasta si sopprimeva anche la decenza;
ora le esigenze son cambiate, qualche elettore si è più raffinato: è diventato quasi un mecenate spesso con le insegne del crociato;
è allora che passa a galoppino e del padrone porta la bandiera e ne diventa il principal cecchino sperando in un salto di carriera.
Ogni ordine esegue con lo zelo, anche il più sporco, il più maleodorante, tradisce anche il padre per un melo, più passa il tempo e più è tracotante.
Per lui tutti i partiti sono uguali: democristiano, missino o comunista; basta cambiare in tempo i suoi occhiali: da retrivo, lo trovi progressista.
Non pecca certo nella coerenza, la sua prestazione è sempre all’asta: se ne soddisfi in pieno l’esigenza diventa all’uopo anche pederasta.
C’è chi poi diventa assai vorace, e si vende la testa del padrone, che tanto si credeva essere sagace da meritare appieno la lezione.
O Elettore mio, al voto venturo, cerca tu pure d’essere decoroso: non venderti come un immaturo se non vuoi un futuro rovinoso! (Dal libro di Nino d’Ambra: “Poesie giocose e favole politiche del Poeta dell’Epomeo. Pubblicate dal quotidiano Il Golfo”).
|